Se pensavate che il popolo nord coreano non avesse accesso allo smartphone eravate sulla strada sbagliata. Hanno il loro device personale e talmente speciale da essere disponibile solo in Corea del Nord. Quello analizzato è il nuovo modello, si chiama Pyongyang 2425 ed è utilizzabile solo con le applicazioni approvate dal governo e rispettando una serie di restrizioni.
Pyongyang 2425: specifiche niente male
L’arrivo del nuovo modello di smartphone nord coreano non è recentissimo, ma ad averlo riportato all’attenzione dei media è il presunto coinvolgimento di Huawei nella realizzazione delle infrastrutture di rete del network Koryolink, unico operatore di rete mobile presente in Nord Corea, e della possibilità che il colosso cinese abbia partecipato alla realizzazione di due sistemi: uno di crittografia avanzata dei dati – riservato solo agli uomini ai vertici del governo – e l’altro di controllo di tutti gli altri smartphone in circolazione.
E questi smartphone sarebbero già facilmente controllabili in partenza, visto che gli unici ammessi sono quelli prodotti dal governo stesso. Non pensate però a modelli vecchi, con specifiche tecniche da feature phone: tutt’altro. Si tratta di device al passo con le ultime tecnologie.
In particolare Pyongyang 2425 ha un display da oltre 6″, con risoluzione Full HD+ e anche un generoso notch che accoglie la selfie camera. Sul posteriore, c’è tanto di lettore d’impronte digitali e comparto fotografico costituito da due fotocamere. Questo smartphone è talmente moderno, da essere fra i modelli che hanno sacrificato il jack audio da 3,5 millimetri. Infatti, in confezione è fornito persino un adattatore per utilizzare i propri auricolari attraverso l’ingresso USB C.
La batteria da 3050 mAh potrebbe non bastare a coprire l’intera giornata d’utilizzo, ma non ci sono problemi: c’è un caricatore che sembra di tipo rapido e anche una piastra di ricarica senza fili (probabilmente l’unica forma di connettività wireless non controllata). Il suo cuore pulsante è il processore Mediatek Helio P60, supportato addirittura da 8GB di memoria RAM e 32GB di storage interno. Date un’occhiata al video seguente per apprezzarne anche il design.
Attenti al software
Dunque, a livello hardware le carte sono proprio tutte in regola. Veniamo però al software. Il sistema operativo è un fork (molto, molto fork) di Android Oreo 8.1, con lo zampino del governo che non è nascosto in nessun caso, a partire dall’immagine di avvio. Non c’è il Google Play Store e le applicazioni utilizzabili sono solo quelle approvate dal governo.
Non si può in alcun modo telefonare all’estero e non è possibile leggere notizie da siti Web stranieri né – a dirla tutta – navigare liberamente su Internet. C’è persino il WiFi, ma sembra si possa usare solo collegandosi a Mirae, una sorta d’intranet dell Corea del Nord, altamente controllata e pilotata.
Inoltre, sembra proprio che le autorità locali possano in qualsiasi momento intercettare qualsiasi cosa: telefonate, messaggi e attività. Possono anche guardare cosa succede sul display dello smartphone.
Insomma, come tutto nella Corea del Nord, anche lo smartphone Pyongyang 2425 è pensato per offrire un’immagine esterna completamente differente da quello che è realmente all’interno. Basta andare un minimo oltre la scheda tecnica del device per rendersene conto.