Epic Games ha appena presentato un video in cui mostra la potenza del nuovo motore grafico, l’Unreal Engine 5, il quale sfruttando la tecnologia Nanite, riesce a supportare immagini poligonali composte da milioni e milioni di triangoli ciascuna. Ogni texture può raggiunge una risoluzione 8K grazie al virtual texturing: cosa comporta tutto ciò? Immaginiamo una parete all’interno di uno scenario di un gioco, o il fondo dell’oceano. Ogni dettaglio, ogni alga marina, ogni frattura della roccia può essere ricca di dettagli e di informazioni.
Unreal Engine 5: basato su Lumen e Nanite
Nel video pubblicato pochi minuti fa, la casa produttrice vuole mostrare le principali caratteristiche dell’Unreal Engine 5: il Lumen e la Nanite. Il primo è una soluzione di illuminazione globale dinamica che reagisce in case alle variazioni della luce. La Nanite invece, è una geometria micropoligonale virtualizzata che permette ai game designer di realizzare ogni ambientazione con estrema precisone.
L’Unreal Engine, sviluppato da Epic, sarà la tecnologia alla base di molti giochi che vedranno la luce nel futuro. L’ultima versione, la Unreal Engine 4, è stata presentata nel 2014. Probabilmente l’inizio dei lavori su questa innovativa feature può datarsi a diversi anni or sono. Considerando che lo sviluppo della UE4 è iniziato nel 2003, salvo poi vedere la luce nel 2014… è lecito aspettarsi la medesima (o quasi) distanza temporale durante la quale gli ingegneri e i programmatori vi hanno lavorato.
L’Unreal Engine 5 sarà disponibile in anteprima per l’inizio del 2021, con l’avvento dei primi titoli per console next-gen (Xbox Series X e PlayStation 5) e avremo un supporto totale a tutti i giochi di nuova generazione su PC, Mac, iOS e Android.