PlayStation 4 avrebbe potuto decretare la fine dell’intera gamma di console se non avesse ricevuto il successo dovuto. Secondo quanto afferma un’ex dirigente Sony Exec, la PS4 ha invece rappresentato un vero e proprio cambiamento culturale nell’approccio al mondo videoludico, ottenendo un incredibile successo, oltre i sogni più proibiti dell’azienda stessa.
PlayStation 4: un cambiamento alla filosofia di Sony
Shahid Ahmad ha lavorato per oltre dieci anni presso Sony Entertainment, con particolare focus nella gestione dei contenuti strategici, all’interno del quale ha svolto un ruolo fondamentale nella spinta di PS Vita e di PS4, prima di lasciare la compagnia nel 2015.
In un recente documentario (a cui ha presto parte) dal titolo “The PlayStation Revolution”, in uscita a settembre, Ahmad ha riflettuto sul difficile periodo in cui era commercializzata la PS3, affermato che ha trasformato PlayStation in un’organizzazione “umile, appassionata ed entusiasta”.
Se non ci fosse stato quel cambiamento culturale all’interno della società stessa, secondo Ahmad si sarebbe assistito alla fine dell’intero settore videoludico per Sony. In uno spezzone di filmato trapelato da VideoGamesChronicles, ha affermato:
La PS3 è stata molte cose per molte persone diverse. È stato sicuramente un periodo difficile, perché è stato necessario molto lavoro per ovviare al deficit tecnico e al deficit monetario creato dal lancio di questo straordinario hardware. Perché era un hardware straordinario, era anche straordinariamente difficile ottenere il meglio Per il futuro. Il miracolo è stato fatto, e alla fine, PlayStation 4 si è trasformata in un successo.
La PlayStation che è emersa alla fine di PS3 era un’entità molto più grintosa, determinata e focalizzata – e non lo sto dicendo da una prospettiva personale, ma da una prospettiva aziendale – rispetto all’organizzazione molto più aristocratica del inizio dell’era PS3.
Ahmad ha anche dichiarato che, a causa di alcuni passi falsi fatti con l’iterazione precedente, la posta in gioco per il lancio di PlayStation 4 era molto alta. Fortunatamente il pubblico ha risposto bene al debutto del nuovo modello:
Ricordate l’arroganza degli anni PS3? Era del tutto in contrasto con l’onestà e l’auto-deprezzamento del periodo di lancio di PS4. Penso che anche noi siamo rimasti sorpresi da quanto sia stata accattivante la risposta del pubblico per la nuova console, anche perché quest’ultima ha rappresentato anche una sorta di riscatto. Avevamo superato la crisi con PS3 e ora tutto era in linea. Abbiamo dovuto agire in una nuova direzione; se le cose non fossero andate bene, sarebbe stata la fine.
In fase di lancio di PS4, i partner erano presenti e gli sviluppatori erano coinvolti (anche quelli minori o indipendenti). Sono state prese anche decisioni su DRM e così via, mentre in passato erano state alquanto controverse.
Quello che non ci aspettavamo era un successo straripante, al di là dei nostri sogni più sfrenati. Ma il merito è stato nello slogan: PlayStation 4. For the players (per i giocatori, n.d.r.).
Il documentario “The PlayStation Revolution” includerà interviste a personaggi chiave che hanno fatto la storia della console, presente e passata. Fra questi citiamo: Mark Cerny, Jim Ryan, Hideo Kojima, Phil Harrison, Kazunori Yamauchi, Fumito Ueda, David Jaffe, Shinji Mikami e molti altri.
Il film è scritto e diretto dai fratelli Anthony & Nicola Caufield, scrittori e registi del documentario del 2014 “From Bedroom to Billions” e del suo seguito “From Bedrooms to Billions: The Amiga Years”. Come per i precedenti film dei due filmmaker, anche il nuovo lavoro è stato finanziato su kickstarter; dal 2016 ad oggi ha raccolto oltre 50.000 £.
Dulcis in fundo, il film sarà lanciato in coincidenza con il 25esimo anniversario di PlayStation negli Stati Uniti e nel Regno Unito.