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Uno studio condotto dai ricercatori di Kaspersky, nota azienda di cybersecurity a livello mondiale, ha rivelato un comportamento molto preoccupante. I millennial italiani commettono un grave errore in quanto a protezione online dei propri dati e delle proprie informazioni sensibili, incluse quelle finanziarie. Gli esperti parlano di “ingenuità nel comportamento digitale dei millennial“.
Il problema è che questa generazione, cresciuta tra social media e dispositivi elettronici, si vanta della propria competenza in ambito tecnologico. Sconcertante che, dallo studio, “in Italia il 76% si considera, infatti, il componente della famiglia più alfabetizzato dal punto di vista digitale“.
Peccato però che “più di sette intervistati su dieci hanno ammesso di non verificare sempre l’autenticità delle proprie connessioni digitali“. Gli esperti di Kaspersky hanno spiegato: “Questo dato è particolarmente preoccupante, se si considera che il 66% dei millennial ha affermato di aver conosciuto persone online che ritenevano non avessero mostrato la loro vera identità“.
Protezione online: attenzione a sentirsi esperti del mondo digitale
In merito alla protezione online, è molto pericoloso sentirsi esperti del mondo digitale perché l’errore è dietro l’angolo. La cyber-psicologa Ruth Guest ha spiegato: “Nel momento in cui pensiamo implicitamente di essere esperti del mondo digitale, spesso ignoriamo il fatto che altre persone non siano così sincere come sembrano. In alcuni casi, individui con forti tendenze narcisistiche, psicopatiche o machiavelliche sfruttano questa fiducia tramite il catfishing o altre tecniche ingannevoli“.
Su questo tema arriva la conferma dei dati: “In Italia, il 32% dei millennial ha dichiarato di aver vissuto esperienze negative a causa della troppa fiducia riposta online, mentre il 63% afferma di non fidarsi più di nessuno evitando di instaurare relazioni online“.
Nonostante ciò sorprende che “il 39% dei millennial italiani dichiara di continuare a fidarsi delle informazioni condivise all’interno delle proprie community online“. Una recente ricerca ha mostrato che i millennial sono più vulnerabili online in merito a sicurezza e protezione.
Infatti, Robert Faris, docente di sociologia presso l’Università della California a Davis, ha aggiunto: “Contrariamente a quanto si crede, i nativi digitali possono dimostrarsi sorprendentemente vulnerabili, soprattutto quando si tratta di amore e denaro. Questi desideri primari rendono gli individui, come la maggior parte delle persone, suscettibili alle frodi online“.