Nonostante il recente abbandono del Chief Designer Dan Makoski, passato da Google alla banca Capital One, il Progetto Ara prosegue spedito verso la realizzazione del primo esemplare di smartphone modulare, pronto per essere immesso sul mercato a gennaio 2015.
Il primo prototipo pienamente funzionante verrà mostrato dal vivo da Paul Eremenko nel corso della seconda conferenza dedicata agli sviluppatori in programma a dicembre, mentre in questi mesi le realtà impegnate nel progetto – tra cui Google, Quanta, Toshiba, Rockchip, Foxconn, Laird Technologies e Array Labs – porteranno avanti le progettazioni di ciascun singolo modulo e del relativo endoscheletro.
Lo smartphone sarà dotato di una particolare versione del sistema operativo Android L, sviluppata in collaborazione con Linaro. Ma ciò che è emerso in queste ore alla Linaro Connect US 2014 Conference riguarda la possibilità di sostituire ciascun singolo modulo anche a telefono acceso, con l’eccezione dei moduli contenenti il processore e il display.
Per fare un esempio, si consideri il caso in cui si desideri scattare delle fotografie notturne: se il modulo attualmente presente nell’endoscheletro include un sensore adatto solamente agli scatti diurni, sarà possibile staccare il singolo modulo sostituendolo con uno appropriato, senza la necessità di spegnere il device.
I moduli saranno poi disponibili su un nuovo store on line, probabilmente all’intero del Google Play Store.
Google ha affermato che i primi modelli di smartphone del Progetto Ara avranno un costo di circa 50 dollari.