L’intenzione da parte di Google di realizzare il primo smartphone modulare al mondo si fa sempre più concreta, e dopo aver condiviso lo stato di avanzamento della ricerca attraverso la pubblicazione di un articolo sul Technology Review del MIT, rende ora disponibile il Module Developers Kit in versione 0.10 e divulga le prime immagini relative alle diverse dimensioni dell’endoscheletro, così come definito dalla stessa Google, e dei relativi moduli.
Tale endoscheletro, ovvero la struttura nella quale vengono posizionati e bloccati magneticamente i moduli, sarà disponibile nei formati mini, medio e grande, consentendo così agli utenti di poter scegliere tra un prodotto finale simile agli smartphone “pocket”, tradizionali e “phablet”.
Più sarà grande l’endoscheletro, più moduli sarà possibile integrare. Google afferma che si potranno inserire perfino più batterie, in modo tale da non dover mai spegnere il device una volta scarico: esaurita la ricarica della prima batteria, il sistema passerà a ricevere energia dalla seconda, e così via.
Dalle immagini fornite si nota l’estrema flessibilità con la quale si potranno inserire i diversi moduli, dall’antenna WiFi alle batterie, al display, agli speaker sino al sensore fotografico ed al pulsossimetro per la misurazione del livello di ossigeno nel sangue.
Il prezzo di partenza dello smartphone modulare sarà estremamente contenuto ed al di sotto dei 50 dollari, a cui sarà necessario aggiungere i singoli componenti acquistabili non solo presso appositi “chioschi” gestiti da Google, ma anche direttamente su Google Play.