Il progresso AI potrebbe fermarsi nel 2025 secondo Google

Il progresso dell'intelligenza artificiale, ormai per gli amici AI, secondo Google potrebbe fermarsi nel 2025, rallentando molto.
Il progresso AI potrebbe fermarsi nel 2025 secondo Google

Il progresso dell’intelligenza artificiale è sotto gli occhi di tutti. Il 2024 è stato l’anno dell’accelerata, dove l’AI ha raggiunto tantissimi utenti, accessibile dai dispositivi mobili quali smartphone e tablet. Tuttavia, le previsioni di Google ritengono che il suo progresso potrebbe fermarsi o comunque rallentare parecchio nel 2025.

Ad averlo dichiarato è stato proprio il CEO di Big G e Alphabet, Sundar Pichai, in un intervento al Dealbook summit del New York Times: “Penso che il progresso diventerà più difficile quando guardo al ’25. I frutti a portata di mano sono spariti. La salita è più ripida“. Tra i punti chiave della sua dichiarazione spunta il futuro dell’intelligenza artificiale.

Pichai sostiene che ci sia un rallentamento in vista per l’AI in quanto i progressi diventeranno più difficili. Niente muri, ma una salita più ripida. Questo sottintende la necessità di nuove scoperte per superare gli attuali colli di bottiglia dell’industria dell’intelligenza artificiale che sta cercando nuovi approcci e breakthrough tecnologici.

Quando inizi a scalare rapidamente – ha chiarito – puoi aumentare il tuo calcolo e fare molti progressi, ma avrai sicuramente bisogno di innovazioni più profonde man mano che passiamo alla fase successiva. Quindi puoi percepirlo come un muro o come piccole barriere“.

AI: quali sono le sfide future

Il CEO di Google ha già in vista le sfide future per i modelli AI. Tra queste emergono i dati di qualità. Infatti, gli esperti del settore segnalano difficoltà nel reperire nuovi dati di alta qualità per addestrare i modelli di intelligenza artificiale.

A questa sfida si aggiunge anche la sfida del focus sul ragionamento. Le aziende stanno esplorando nuovi approcci, cercando di concentrarsi su come i modelli ragionano per migliorarne i risultati e l’approccio. Saranno perciò necessari progressi tecnici. Un’ulteriore sfida che renderà più affidabile la sequenza di azioni.

Durante l’intervista, Pichai hai lanciato una frecciatina a Microsoft sfidando l’azienda a un confronto diretto tra i loro modelli di AI. “Mi piacerebbe fare un confronto fianco a fianco tra i modelli di Microsoft e i nostri modelli in qualsiasi momento, in qualsiasi momento“, ha detto. “Stanno usando i modelli di qualcun altro“, riferendosi all’uso di modelli OpenAI da parte di Microsoft.

Intanto, la stessa OpenAI sta valutando se aggiungere pubblicità su ChatGPT, nella versione gratuita.

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