Sul prestigioso settimanale New Scientist è
apparsa la notizia che in un futuro non molto lontano i telefoni cellulari potranno
salvare delle vite umane in caso di incidenti o calamità naturali, controllando
e trasmettendo altrove i segnali vitali come quelli della respirazione o del
battito cardiaco.
‘I ricercatori dei laboratori Bells, guidati dai
coniugi Victor e Olga Boric-Lubecke, hanno scoperto che alcune delle microonde
trasmesse dai cellulari rimbalzano quando raggiungono la cassa toracica, il
cuore e i polmoni dell’utente. Le radiazioni che vengono riflesse dai polmoni
sono ad esempio differenti a seconda che questi si stiano dilatando o contraendo’,
si legge sul New Scientist.
‘Stiamo parlando di segnali ad una frequenza molto
bassa, facilmente distinguibili da quelli della voce’, sostiene Victor Lubecke,
che ha aggiunto che in questo modo i cellulari potrebbero essere utilizzati
per registrare i battiti cardiaci e la respirazione, a patto che i segnali rimangano
stabili per alcuni secondi.
Per poter tenere sotto controllo lo stato di salute
dell’utente, i cellulari dovranno rimanere accesi ma non sarà necessario
effettuare una chiamata per trasmettere i dati, l’ideale nel caso in cui ci
si ritrovi intrappolati sotto le macerie dopo un terremoto o svenuti a seguito
di un incidente. Le reti dei gestori di telefonia mobile dovranno essere tuttavia
modificate, affinchè possano imparare a riconoscere e a trasmettere i
nuovi segnali emessi dai telefoni dotati di questa nuova funzione.
‘Così mentre ci si interroga ancora sulla
sicurezza dei telefonini, sembra proprio che in futuro potranno avere degli
effetti benefici sulla salute’, conclude l’articolo del New Scientist.