Il livello attuale di frustrazione fra chi utilizza
le applicazioni di commercio elettronico per i telefoni cellulari è alto,
sia per la lentezza e il costo delle connessioni, che per la scarsa interattività
offerta dall’interfaccia utente dei servizi; questo non toglie che la maggior
parte degli esperti continui a dichiarare che le applicazioni di m-commerce
diverranno fra pochi anni una parte integrante della vita degli utenti.
‘Esiste un notevole divario fra quello che la tecnologia
può offrire oggi e quello che i consumatori sono stati portati ad aspettarsi’,
ha dichiarato David Dean, vice presidente del Boston Consulting Group (BCG).
‘La cosa positiva è che le cause della frustrazione, costo, lentezza
e difficoltà di utilizzo vengono attribuite dagli utenti alle compagnie
telefoniche e ai produttori di telefonini’.
Una ricerca del BCG mette in evidenza che l’88%
circa degli utilizzatori di applicazioni di m-commerce negli Stati Uniti ritiene
che il telefonino sarà il loro assistente di viaggio entro i prossimi
tre anni e l’80% prevede di utilizzarlo tutti i giorni per ottenere le ultime
notizie, inviare e ricevere posta elettronica ed acquistare beni e servizi di
vario genere. Delle persone intervistate, più della metà si aspetta
infine che il cellulare diventerà uno strumento universale per i pagamenti.
In base ai risultati pubblicati dal BCG, nel 2003
il fatturato riconducibile ai servizi di m-commerce sarà complessivamente
pari a 100 miliardi di dollari, ripartiti equamente fra spesa per le connessioni
e valore delle transazioni, un dato che è impossibile ignorare.