Oltre 700 mila telefonini rubati
nel corso del 2001. È questo l’impressionante numero che la polizia inglese
stima per i furti di cellulari nell’anno appena concluso, la maggior parte dei
quali non è stata nemmeno denunciata.
Sono soprattutto gli under 15,
con oltre 500 mila furti, ad essere presi di mira da questa ondata di furti,
che preoccupa istituzioni e famiglie. Da più parti si levano voci affinché il
Governo inglese prenda delle misure contro questo tipo di delinquenza. Eppure
basterebbe che i due operatori maggiori, Vodafone e BT Cellnet, si mettessero
d’accordo sulla istituzione di una Black List comune dei terminali rubati, per
bloccare i cellulari che risultassero rapinati, tramite il numero dell’IMEI
e far così diminuire di molto tali ruberie.
I due operatori invece non sono
riusciti a trovare un accordo sulla istituzione di tale Black List comune, per
beceri motivi legati al diniego di fornire dati personali dei propri clienti
ai concorrenti. Gli altri tre operatori, invece, Virgin Mobile, One2One e Orange,
hanno attivato un servizio similare, in modo tale da bloccare tutti i cellulari
rubati, il cui IMEI sia stato segnalato dai proprietari, non appena una SIM
Card di uno dei tre gestori venga immessa nel terminale.
Le autorità inglesi stanno anche
considerando la possibilità di varare nuove leggi in materia, ma la maggior
parte degli sforzi viene fatta affinché possa essere applicato il principio
della Black List, che, da solo, bloccherebbe la stragrande maggioranza dei furti.