Il canone di abbonamento Telecom ‘non trova la
sua legittimità nel permanere di un qualsivoglia regime concessorio ma
solo nelle leggi dell’economia’. La precisazione arriva direttamente da Telecom
Italia, in risposta alla proposta di abolizione del canone telefonico presentata
dall’Adusbef.
Per l’ex-monopolista il canone copre ‘purtroppo
solo parzialmente, come sa bene l’ Autorità, i costi fissi di accesso
alla rete e al servizio telefonico’ e rappresenta ‘un imperativo economico al
quale nessun operatore potrà sottrarsi, tuttalpiù ne potrà
modificare la dizione nominalistica’.
Telecom Italia ricorda ha ricordato inoltre che
a parziale recepimento della direttiva dell’Unione Europea sulle licenze, la
legge 488/’98 ha abrogato il canone di concessione, sostituendolo per un periodo
di cinque anni a partire dal 1999 con un contributo a carico di tutti gli operatori
telefonici che passa dal 3% del fatturato ’99 all’ 1.5% di quello del 2003.