Pokemon Go: arriva una nuova funzionalità AR

Arriva un nuovo incredibile update per Pokemon Go che porta la “fusione della realtà” all’interno dell’applicazione per mixare al meglio AR e realtà.
Pokemon Go: arriva una nuova funzionalità AR

Niantic sta aggiungendo una nuova funzione denominata “fusione della realtà” alla sua popolare app che sfrutta l’AR con protagonisti i mostriciattoli più famosi di sempre, i Pokemon. La feature AR renderà i Pokemon (all’interno di Pokemon Go) più armoniosi con l’ambiente circostante; di fatto la nuova caratteristica permetterà agli oggetti del mondo reale di oscurar – con la loro ombra o dimensione – parte del corpo dei mostri collezionabili o di interagire con più precisione i disegni virtuali creati dall’app; pensiamo ad un Pikachu che si nasconde timidamente dietro l’albero del vostro giardino.

Pokemon Go: “fusione della realtà“ in arrivo

Niantic Labs ha battezzato la nuova funzione come “fusione della realtàe si basa sulla tecnica AR dell’occlusione, la quale utilizza un mix di funzionalità hardware e software che, sui recenti smartphone, permette di mappare l’ambiente e comprendere la forma e profondità degli oggetti nel mondo reale all’interno dell’app stessa.

La società afferma che la funzionalità arriverà dapprima su Samsung Galaxy S9 e S10, dopodiché su Pixel 3 e Pixel 4. In futuro ci si aspetta che mostri altri device entrino a far parte dell’elenco. Il Product Manager di Niantic, con un post sul blog afferma:

Il Pokémon sarà in grado di nascondersi dietro un oggetto reale o di essere occluso da un albero o da un tavolo che ne bloccano il percorso, proprio come apparirebbe nel mondo fisico. Dato che Pokémon Go è cresciuto nel corso degli anni, gli allenatori sono stati in grado di fotografare, camminare e giocare con i loro mostriciattoli virtuali. Questa nuova funzionalità li avvicina ancora di più alla realtà.

La prima volta che Niantic ha mostrato la tecnologia di occlusione è stato circa due anni fa, mostrando un Pikachu a grandezza naturale che passeggiava in uno spazio pubblico affollato pieno di pedoni ambulanti, panchine e vasi. Ogni volta che il Pokemon andava dietro ad  un oggetto o una persona, parte della creatura si oscurava, proprio come se fosse nel mondo reale. E no, non stiamo parlando del film di Detective Pikachu.

La funzionalità è stata realizzata da un team di ricercatori, di cui Niantic si è potuta servire grazie alle acquisizioni strategiche di società come Escher Reality, Matrix Mill e Sensible Object. Recentemente invece, ha acquistato 6D.ai, una startup balzata agli occhi di tutti per via dell’uso intelligente dell’AI negli spazi fisici in 3D. Un portavoce di Niantic a The Verge ha dichiarato infatti:

Il team di ricerca è cresciuto dall’acquisizione di 6D.ai e ora include ricercatori AR di fama mondiale provenienti da Oxford Active Vision Lab e dall’University College di Londra, tra gli altri.

Oltre alla fusione della realtà, Niantic sta dando la possibilità agli sviluppatori di contribuire al progetto di mappatura 3D crowdsourcing, proprio come fa con il suo gioco AR Ingress. Invece di scansionare il portale, l’azienda afferma che i giocatori di Pokemon Go potranno eseguire “Scansione PokeStop” al fine di “contribuire alla costruzione di mappe 3D dei loro” PokéStop e Palestre preferiti camminando per i loro luoghi pubblici preferiti e registrando un flusso di immagini con il loro telefono.” In un post del Blog, Bronder spiega a riguardo:

Tecniche come la sfocatura di oggetti potenzialmente riconoscibili come volti o targhe vengono automaticamente applicate alle informazioni che i formatori scelgono di inviare a Niantic. La società non raccoglie né archivia alcun dato personale in relazione a queste informazioni e non è legato a specifici account dei giocatori.”

Naturalmente l’attuale scenario pandemico in corso, Niantic ha obbligato i giocatori a non uscire per catturare Pokemon mediante l’app; pertanto la compagnia ha strutturato un update a marzo che permettesse agli utenti di giocare indoor con attività in-game, esplorazioni in casa ed eventi dal vivo, come i raid remoti e molto altro ancora.

Fonte: The Verge

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