La spesa fissata per il nuovo POCO X5 5G lo posiziona nella categoria mid-range, ma dopo un paio di settimane trascorse in compagnia dello smartphone possiamo affermare senza timore di smentita che ha qualcosa in più da offrire rispetto a gran parte della concorrenza diretta nella stessa fascia di costo. Vediamo perché in questa recensione di un telefono che si inserisce nel catalogo del brand in modo coerente con quella che è, da sempre, la sua filosofia.
POCO X5 5G, un altro best seller per Xiaomi
Con un prezzo di listino fissato in 299 euro per la versione 6/128 GB e in 349 euro per quella da 8/256 GB, il dispositivo va ad aggredire un segmento di mercato in cui le alternative di certo non mancano. Lo fa però con la consapevolezza di portare con sé alcuni valori aggiunti da non trascurare, emersi in modo chiaro e netto durante la nostra prova. Non fatichiamo a immaginare possa trattarsi di un ennesimo best seller per Xiaomi. Iniziamo dunque il nostro viaggio alla scoperta del prodotto, passandone in rassegna i tanti punti di forza e qualche compromesso da accettare.
Sotto la scocca, un cuore Snapdragon
Partiamo dalle caratteristiche. Niente più unità MediaTek per il modello base, ma lo stesso Snapdragon 695 visto lo scorso anno su X4 Pro 5G. Diamo dunque uno sguardo alle principali specifiche tecniche integrate, così da poter cominciare avendo un quadro generale di cosa offre lo smartphone.
- Display: 6,67 pollici, pannello DotDisplay AMOLED, risoluzione 2400×1080 pixel, frequenza di aggiornamento fino a 120 Hz, luminosità fino a 1.200 nit, contrasto 4.500.500:1, protezione Corning Gorilla Glass 3, spazio colore DCI-P3;
- processore: Qualcomm Snapdragon 695 con CPU octa core fino a 2,2 GHz e GPU Adreno 619;
- RAM: 6 o 8 GB LPDDR4X con tecnologia Expansion per aumentarla fino a 13 GB attraverso la ROM;
- memoria interna: 128 o 256 GB UFS 2.2 espandibile con microSD fino a 1 TB;
- fotocamera posteriore: 48 megapixel (f/1.8), 8 megapixel (grandangolo 118 gradi), 2 megapixel (macro f/2.4), registrazione video Full HD;
- fotocamera anteriore: 13 megapixel (f/2.45);
- connettività: Wi-Fi 802.11a/b/g/n/ac, Bluetooth 5.1, 2G/3G/4G/5G, doppio slot SIM+SIM/microSD;
- moduli e sensori: IR Blaster, NFC, lettore di impronte laterale, riconoscimento del volto, jack audio 3,5 mm;
- audio: jack audio da 3,5 mm, certificazione Hi-Res Audio;
- batteria: 5.000 mAh con supporto alla ricarica rapida da 33 W;
- dimensioni: 165,88×76,21×7,98 mm;
- peso: 189 grammi;
- resistenza all’acqua: certificazione IP53;
- colorazioni: Black, Green e Blue.
L’inclusione di componenti come l’IR Blaster e il sintonizzatore radio FM fanno intuire come l’intenzione sia quella di andare oltre la solita scheda da mid-range, puntando su qualche extra di certo gradito.
Il display: non si potrebbe chiedere di più
Lo scriviamo nel più sintetico possibile dei modi: POCO X5 5G ha un display ottimo, soprattutto se rapportato alla spesa richiesta in fase di acquisto. Non manca nulla per la fruizione dei contenuti multimediali e il pannello AMOLED (al debutto su un modello base della linea) dalla diagonale generosa è un valore aggiunto quando si ha a che fare con lo streaming. Promossa a pieni voti anche la scelta di integrarne uno in grado di raggiungere i 120 Hz di refresh rate.
Se solo ad affiancare la componente visiva ci fosse un comparto audio all’altezza, incarnerebbe il concetto di perfezione per questa fascia di prezzo.
Uno, due, tre, prova: un solo altoparlante
È proprio questa, forse, la lacuna più grade dello smartphone: la presenza di un solo altoparlante. Niente stereo, dunque. Una mancanza che si fa sentire (perdonate il gioco di parole) considerando come la principale destinazione d’uso sia proprio quella legata alla riproduzione multimediale.
Le fotocamere: il giusto per divertirsi
Xiaomi è stata chiara: POCO X5 5G è per chi trascorre molto tempo con la fruizione dei contenuti, POCO X5 Pro 5G per coloro che invece si occupano della loro creazione. E il comparto imaging lo conferma. Il trio di fotocamere posteriori con sensore principale OmniVision da 48 megapixel svolge in modo egregio il suo compito nelle situazioni in cui le condizioni di luce sono favorevoli.
Più che accettabili i risultati ottenuti attivando il sensore con ottica ultragrandangolare, utile per scattare immagini di più ampio respiro.
Lo smartphone si comporta come da aspettative anche di sera o negli spazi interni poco illuminati, accettando però di dover fare i conti con un po’ di inevitabile rumore. Aiuta senza dubbio la modalità Notte dedicata che allunga il tempo di esposizione, chiedendo all’utente di mantenere fermo il telefono. Non si pretandano però le prestazioni di un top di gamma.
Nella norma i ritratti, con un’individuazione accurata dei soggetti inquadrati per l’applicazione automatica di un convincente effetto bokeh. In questo caso, gli ormai ben collaudati algoritmi di intelligenza artificiale fanno la loro parte.
Sul fronte della registrazione video, non si ha certo a che fare con un’esperienza da flagship, ma c’è quanto serve per divertirsi. Il formato massimo in acquisizione è Full HD a 30 fps (niente 4K). Soddisfacente la modalità Macro, ma la limitazione a 720p e l’assenza di un sistema per la messa fuoco automatica si fanno sentire.
La batteria: ottima autonomia, buona ricarica
In sede di annuncio, la scheda tecnica ha riportato in 68 minuti il tempo necessario per effettuare una ricarica completa della batteria da 5.000 mAh. Pollice in alto per Xiaomi: il test da noi effettuato in sede di recensione conferma la stima, superandola di poco, anzi pochissimo, 69 minuti e qualche secondo.
La sinergia tra il caricatore da 33 W in dotazione, la capacità elevata e gli accorgimenti integrati per il risparmio energetico, permettono di arrivare con tutta tranquillità a fine giornata, senza l’ansia di rimanere a secco. Non è presente il supporto alla ricarica wireless.
Il design, un marchio di fabbrica
Come abbiamo già avuto modo di sottolineare alla presentazione, il design di X5 5G è quello tipico del brand, ormai un tratto distintivo per POCO, con un’isola posteriore ben visibile che include le fotocamere e si estende quasi per l’intera larghezza.
Nota di merito per la collocazione del lettore di impronte digitali, integrato sul lato nel pulsante di accensione, sotto al regolatore del volume: è risultato preciso e con riconoscimento immediato. Si tratta della soluzione ideale per chi preferisce questa alternativa alle componenti nascoste sotto al display o posizionate altrove. A tal proposito, segnaliamo la possibilità di affidarsi, se lo si desidera, anche al Face Unlock.
Il retro è realizzato in plastica. Delle tre colorazioni disponibili, Black, Green e Blue, abbiamo avuto modo di mettere mano a quest’ultima nella variante 8/256 GB.
Da segnalare infine che, nella confezione, è incluso un case protettivo trasparente, ottimo per tenere al sicuro lo smartphone dalle cadute accidentali senza dover affrontare spese extra.
Il software: Android 12 e MIUI 13
All’unboxing abbiamo trovato preinstallato Android 12 con interfaccia MIUI 13 for POCO. Si attende dunque un aggiornamento che possa portare il sistema operativo alla release successiva.
Da segnalare, ma questa non è una novità, la presenza di diverse applicazioni preinstallate (forse troppe) delle quali l’utente può comunque sbarazzarsi in tutta fretta: Agoda, Aliexpress, Snapchat, Booking, WPS Office, TikTok, Spotify, Facebook, LinkedIn, Amazon Shopping, Prime Video e parecchi giochi.
Conclusioni: molti pro, qualche contro
Alla luce di quanto scritto, possiamo individuare in POCO X5 5G alcuni indiscutibili punti di forza come l’ottimo display, un’autonomia più che soddisfacente con ricarica rapida e la presenza di componenti che non è possibile dare per scontate in questa fascia, l’IR Blaster e la radio FM su tutti.
Quasi inevitabilmente, qualche compromesso c’è e va accettato. Quello che pesa di più riguarda la presenza di un solo altoparlante: niente audio stereo, dunque, un dettaglio non di poco conto e che potrebbe spostare l’ago della bilancia per un dispositivo indirizzato esplicitamente alla fruizione dei contenuti multimediali. Sono inoltre assenti i supporti nativi alla registrazione video in formato 4K (ma non saranno in molti a notarlo) e alla ricarica wireless.
Al netto di questi potenziali punti deboli, lo smartphone rimane un’ottima scelta in considerazione del suo elevato rapporto qualità-prezzo. L’alternativa è in casa e la si può individuare nella stessa linea: si tratta della variante Pro, che a fronte di una spesa leggermente superiore (di fatto, la 6/128 GB costa come la 8/256 GB del modello base) colma diverse lacune, aggiungendo inoltre un boost sul fronte della potenza di calcolo, della velocità di ricarica e la compatibilità con le reti Wi-Fi 6. Attenzione, però: si perdono lo slot microSD e la radio FM. Un altro best seller per Xiaomi.