L’Authority per le garanzie nelle comunicazioni
ha esaminato sotto il profilo della trasparenza 92 casi di comunicazione commerciale
da parte delle aziende che operano nel settore delle telecomunicazioni
Di questi 24 non sono risultati classificabili,
46 (65%) sono state giudicate non trasparenti. Solo le restanti, appena il 35%
hanno superato l’esame. L’analisi compiuta dall’Authority di Napoli dimostra
che l’informazione sui servizi e la pubblicità da parte delle aziende
non favorisce di certo i consumatori.
‘Quanto abbiamo potuto rilevare – ha spiegato il
commissario Giuseppe Sangiorgi – dimostra che i consumatori si trovano a dover
fare i conti con un vero e proprio far-west di offerte commerciali. Questo rappresenta
un grosso problema. Quello della trasparenza è uno dei grandi temi di
cui l’Authority deve farsi carico. In particolare – ha aggiunto Sangiorgi –
ci stiamo chiedendo come poter intervenire con incisività nel settore
senza frenare gli operatori e contemporaneamente immaginando di stabilire uno
standard minimo di completezza al quale tutti gli operatori dovranno attenersi.
Questo standard deve essere in grado di rendere la pubblicità, le informazioni
commerciali effettivamente trasparenti – ha concluso Sangiorgi – e dunque assolutamente
comprensibili per gli utenti e i consumatori finali’.