Un report pubblicato oggi dall’autorevole agenzia Reuters parla di PlayStation 6 mentre si sta ancora metabolizzando il recente annuncio di PS5 Pro, con il suo prezzo “shock” di 799,99 euro.
Stando alle informazioni raccolte da Reuters, pare che Intel abbia perso il contratto di fornitura per il chip della nuova console in favore di AMD: le fonti spiegano che questo sarebbe avvenuto nel 2022, con ripercussioni ovviamente negative per il colosso di Santa Clara.
PS6: saltato accordo con Intel, AMD garantirà il funzionamento dei giochi PS5
Intel e AMD erano le due società che di fatto si contendevano la possibilità di sviluppare e fornire il chip di PlayStation 6: un contratto d’appalto importante per un produttore e che era tra i piani del piano di rilancio della compagnia voluto dal CEO Pat Gelsinger.
Tuttavia, l’emergere di alcune frizioni, come il margine di profitto preteso da Intel per ogni unità venduta, hanno fatto naufragare l’accordo in favore di AMD, che ha già progettato la CPU per le ultime due generazioni di PlayStation: PS4 e PS5. Mantenere lo stesso produttore di chip avrebbe aiutato a limitare i potenziali problemi di retrocompatibilità con i giochi PlayStation 5, un fattore fondamentale nelle strategie Sony per la nuova generazione di console.
La continuità tecnologica tra PS4 e PS5, in questo senso, ha già dimostrato innegabili vantaggi con migliaia di giochi di vecchia generazione subito compatibili con la nuova console. Si punta quindi a fare lo stesso anche con PS6, in questo caso con addirittura tre generazioni di videogiochi destinate a funzionare con lo stesso sistema.
Difficile dire al momento quando possiamo aspettarci la presentazione e il lancio di PlayStation 6, considerando anche il recentissimo annuncio di PS5 Pro che, tecnologicamente parlando, prolungherà la vita di questa famiglia di console. Stando ad alcune documenti normativi depositati lo scorso anno pare che dovremo attendere almeno il 2028.