Stando a quanto affermato uno sviluppatore, le frequenze variabili della nuova PlayStation 5 consentiranno di essere versatili a seconda del software di riferimento; questo permetterà al processore AMD e alla GPU di erogare una potenza sempre diversa a seconda dei momenti del gioco.
PlayStation 5: il Tempest Engine farà la differenza
Secondo quanto afferma Jan Kavan di CBE Software, le prime impressioni circa le specifiche tecniche della nuova PlayStation 5 sono incredibili e permetteranno un gaming dinamico. Nel corso di un’intervista, l’uomo ha affermato:
Molto dipende dal tipo di gioco che stai costruendo. In Someday You’ll Return, per esempio, ho avuto picchi di 10 millisecondi per frame su di un vecchio processore i7, mentre per la maggior parte del tempo il gioco girava a 4-6 millisecondi per frame. L’idea delle frequenze variabili è ottima; se dovesse funzionare potrebbe essere la svolta, grazie alla sua versalità.
La vera differenza la farà il Tempest Engine, a detta di Kavan:
Sarà un game changer, anche se molto dipende dalla dotazione degli utenti sul fronte audio. Per quanto mi riguarda, è il motivo principale per cui voglio lavorare su PlayStation 5.”
Lo sviluppatore ha anche osannato la frequenza variabile della CPU della PS5, paragonandola con quella presente nella Xbox Series X, la quale ha un clock di 3,8 GHz. Ricordiamo che siamo entrati nel vivo della console-war, con la presentazione ufficiale da parte di entrambe le case produttrici dei due prodotti di punta in arrivo in tempo per le vacanze natalizie.
Quello che resta da sapere è contestuale al software di bordo di entrambe le piattaforme – ancora sconosciuto – e al relativo prezzo di lancio. Sui primi titoli esclusivi abbiamo già avuto un primo assaggio, soprattutto in casa nipponica. L’hype è alle stelle per il nuovissimo Gran Turismo 7, iconico gioco di simulazione di corse, ma anche per il futuro Resident Evil VIII, esclusiva per le next-gen Microsoft e Sony.