Google ha dato una ripulita a Play Store. Milioni di recensioni (e migliaia di app) sono state rimosse dal team Play Trust & Safety del gruppo di Mountain View, grazie a un nuovo strumento introdotto di recente proprio per individuare ed eliminare i giudizi inutili o fuorvianti scritti dagli utenti. Il sistema fonde l’intelligenza umana e quella artificiale, cercando attivamente le violazioni delle policy definite per lo store.
Play Store: via le recensioni inutili
Le recensioni eliminate sono quelle che contengono linguaggio blasfemo, deliberatamente offensive oppure off-topic, oltre a quelle false o pubblicate nel tentativo di manipolare classifiche e indicizzazione. Sono state rimosse e verranno in futuro cancellate anche le recensioni positive inserite in cambio di denaro o altri bonus, compresi gli articoli in-app: un’arma che offre più potere in un gioco, un codice che sblocca funzioni extra o una valuta virtuale che l’utente può utilizzare per gli acquisti.
La retata è stata compiuta perché le recensioni rappresentano il driver principale per applicazioni, giochi, film, libri e contenuti musicali presenti sul marketplace di Android. Oltre al sistema di classificazione di bigG, i giudizi degli utenti e i sondaggi inseriti nel Play Store non solo aiutano il gigante di Mountain View a pubblicare le classifiche di fine anno, ma sono utili anche per offrire consigli personalizzati. Per tutti questi motivi, la veridicità delle recensioni è di vitale importanza per la piattaforma.
Linee guida per utenti e sviluppatori
Google ha intenzione di mantenere Play Store il luogo più sicuro e affidabile per scaricare e installare le applicazioni. Nelle linee guida è espresso a chiare lettere il consiglio di non cedere alla tentazione di accettare denaro o altri bonus in cambio di valutazioni con punteggi elevati. Vi è poi il suggerimento di utilizzare un linguaggio decoroso, che non dev’essere in alcun caso volgare, bensì costruttivo e rispettoso.
Gli utenti non dovrebbero inoltre condividere recensioni illeggibili o con riferimenti sessuali espliciti. Agli sviluppatori è invece chiesto di non pagare né offrire premi gli utenti in cambio di giudizi positivi.