Per quanto si impegni, la battaglia di Google per un Play Store migliore è ancora agli inizi. Ogni giorno vengono scoperte app truffa, app malware ed anche – a quanto pare – una bella quantità di app specchietto per le allodole come molti navigatori GPS gratuiti.
Navigatori GPS Android: se è gratis, stai attento
Lukas Stefanko è un professionista nella ricerca di malware e lavora per ESET. Sul suo profilo Twitter ha pubblicato un’analisi un po’ insolita che riguarda un nutrito gruppo di applicazioni Android che permetterebbero di sfruttare gratuitamente ottimi (a leggere le descrizioni ed a guardare le false fotografie) navigatori GPS.
Beh, forse qualcosa di vero c’è: effettivamente, offrono un buon sistema di navigazione satellitare per smartphone, forse fra i migliori. Peccato però che si tratti di Google Maps, liberamente accessibile senza dover scaricare applicazioni inutili il cui unico scopo è mostrare quanti più annunci pubblicitari possibile.
I tested over 15 fake GPS Navigation apps with over 50,000,000 installs from #GooglePlay that violate Google rules.
These apps just open Google Maps or use their API without any additional value for user, except for displaying ads.
Some of them don't even have proper app icon. pic.twitter.com/eeIFQS5IVU
— Lukas Stefanko (@LukasStefanko) January 17, 2019
Il meccanismo è semplice, proprio come ve l’abbiamo descritto: l’utente scarica l’applicazione (molte di quelle provate da Stefanko hanno più di centinaia di migliaia installazioni) la avvia e questa non fa altro che sovrapporre una propria interfaccia a quella standard di Google Maps, con l’unico intento di mostrare un bel po’ di pubblicità mentre il navigatore di Big G fa il suo dovere. Utilità di questi software meno di zero: non solo non servono ma sono anche fastidiosi e danneggiano l’esperienza utente.
Google sembra lasciare che gli sviluppatori continuino con questo genere di pratiche nonostante, come sottolineato da Stefanko, il comportamento sia chiaramente vietato dalla policy di Google Maps. Per quale motivo Big G non intervenga, facendosi scudo con le sue stesse regole, non è chiaro. Intanto, ignari utenti continuano ad installare applicazioni poco raccomandabili permettendo la crescita incontrollata del business dei guadagni facili tramite annunci pubblicitari in false app.