Hey, anche tu stai vivendo come uno slalom tra le teorie del complotto che giorno dopo giorno permeano il tuo news feed portando sul social network 50 sfumature di “non cielo dicono“? Anche tu non sai più quali argomenti usare per spiegare ai soliti amici che:
- no, Bill Gates non è la causa del coronavirus?
- no, il 5G non è la causa del coronavirus?
- no, non c’è un complotto internazionale per nascondere le cure al plasma?
- no, no, caspita, no!
Ebbene, preparatevi, perché presto o tardi i soliti amici urleranno al complotto anche per un altro motivo: il “regime” ha deciso di cancellare un nuovo video complottista denominato “Plandemic“, 25 minuti di falsità che prima della rimozione avevano già raccolto in brevissimo tempo ben 1,8 milioni di visualizzazioni. La grande censura ha agito, l’altra verità non verrà mai a galla e tutti, tu compreso, siamo parte di questa grande giostra sulla quale anti-vaccinisti, terrapiattisti e complottisti sul Covid non saliranno mai.
Plandemic, l’ultimo grande video cospirazionista
Pur se a pezzi si può ancora vedere, ma passando attraverso il filtro dei debunker che si sono divertiti a smontare, pezzo a pezzo, il filmato nel quale sedicenti esperti, sedicenti portatori di Verità e sedicenti professionisti stavano svelando il più grande dei complotti. Il video prende di mira Anthony Fauci (membro della task force della Casa Bianca sul Covid-19, ma già additato – salvo ritrattazione successiva – da Donald Trump) e produce un intero teorema che, partendo dall’HIV e arrivando fino coronavirus, ritiene il mondo al giogo di una serie di delinquenti che tramite la sanità tolgono la libertà alle persone e le condannano a morte con cure fasulle.
“Plandemic” è stato rimosso, contemporaneamente, da YouTube, Vimeo e Facebook. Il motivo? Si tratta di uno smaccato insieme di bugie, falsità e affermazioni dolosamente dannose per la salute pubblica (come ad esempio le indicazioni relative all’inutilità delle mascherine). Mentre tutto il mondo sta lottando con gravi costi economici e sociali contro la pandemia, gli autori di una trattazione tanto infondata non possono trovare spazio se non assumendosi responsabilità dirette per le proprie parole, chiaramente smentite da ogni singolo debunker che autonomamente hanno analizzato tali affermazioni. I casi sono due: o anche i debunker fanno parte del grande Complotto, oppure è venuto il momento di porre degli ostacoli a chi si prende gioco delle paure della società per vendere le proprie teorie cospirazioniste.
YouTube, Facebook e Vimeo (gruppi che notoriamente non sono esattamente sullo stesso fronte) hanno congiuntamente agito con la censura, in linea alle strategie anti-complotto che stanno portando a depotenziare per quanto possibile la viralità di questi filmati.
Se i vostri soliti amici complottisti troveranno il modo di condividere Plandemic sulla loro bacheca, non stupitevi: urleranno alla censura e accompagneranno la loro indignazione con il tradizionale “non cielo dicono” seguito da una sequela di punti esclamativi. “Non ti curar di loro, ma guarda e passa” è solo un modo educato e vetusto di consigliare semplicemente uno scroll più rapido della pagina quando sulla stessa giunge quel che il filtro preventivo non è riuscito ad eliminare. La difesa della libertà di espressione è sacrosanta, ma quando la libertà è un’arma usata a sproposito contro la salute altrui allora è cosa buona che se ne ponga qualche limite oggettivo.