Una delle migliori fotocamere per smartphone sul mercato sta per evolversi ancora. Un rapporto ha segnalato che il codice trovato nell’app Fotocamera di Google consente l’acquisizione del colore P3. Questo è lo stesso sistema di imaging utilizzato con le fotocamere dell’iPhone, che è in grado di catturare una gamma di colori del 25% maggiore della quantità catturata dal sistema sRGB attualmente utilizzato sui telefoni Android.
Pixel 4: novità per Google Fotocamera
Apple ha iniziato a utilizzare l’acquisizione P3 con l’iPhone 7 e Google ha dichiarato lo scorso anno che avrebbe portato un ampio spettro di colori anche su Android. A quel tempo, una fonte aveva trovato campioni di foto di un Pixel 3 che conteneva un profilo colore incorporato P3, ma quando il telefono è stato rilasciato l’azienda di Mountain View il profilo era sRGB. Ricordiamo che, apparentemente, tutti i sensori possono acquisire colori al di fuori della gamma sRGB, ma al momento le app Android non la supportano: ad esempio, nessun social network su Android può mostrare correttamente le foto a colori degli utenti iOS e se un possessore di iPhone condivide tale foto con un telefono Android, i colori fuori intervallo vengono sostituiti dal colore più vicino trovato nella gamma sRGB.
Google sta apportando grandi cambiamenti nella generazione numero quattro dei telefoni Pixel. Basato su un teaser diffuso dalla stessa Google (in risposta ad alcuni render ampiamente trapelati), Pixel 4 ha sfoggiato un modulo per fotocamera quadrata simile a iPhone 11 e posizionato nell’angolo in alto a sinistra del pannello posteriore del telefono. Inoltre, nel prossimo terminale di big G, l’aspetto bicolore sul retro è sparito e quando l’azienda ha postato un tweet su Pixel 4, scrivendo “Aspetta fino a quando vedi cosa può fare”, in molti hanno pensato che il riferimento fosse all’integrazione con Project Soli (tecnologia tramite la quale si possono utilizzare i movimenti delle mani per controllare un dispositivo, senza il bisogno di toccarlo). Dal momento che non sembra che sul telefono sia presente un pulsante di impronte digitali, si suppone che Google stia prendendo in prestito da Apple la tecnologia di riconoscimento facciale: in buona sostanza, il Pixel 4 potrebbe essere equipaggiato con una tecnologia di mappatura 3D, possibilmente utilizzando un sensore Time-of-Flight (ToF), che sarà in grado di mappare volti, utilizzando un sistema simile a quello usato da Apple.
Google sembra aver capito che la linea Pixel deve ora fare un ulteriore passo in avanti se vuole sfidare l’iPhone e la linea Galaxy S di Samsung ai vertici della catena alimentare degli smartphone: per capire se ci riuscirà non ci resta che attendere l’uscita del Pixel 4, prevista alla fine del 2019.