Con grande entusiasmo, dopo l’arrivo della prima edizione stabile di Android 11, abbiamo eseguito l’aggiornamento anche sull’unità di Google Pixel 3 XL presente in redazione. Dopo un po’ di giorni di utilizzo continuativo, ci siamo resi conto che qualcosa non funziona più nel verso giusto: l’autonomia energetica non è più quella disponibile prima dell’update. Inoltre il device, in diverse occasioni, ha patito episodi di surriscaldamento. Tutti sintomi che fanno pensare a un’attività anomala da parte di hardware e software, sebbene non ci sia chiarezza a riguardo delle ragioni.
Ovviamente, prima di esprimerci, abbiamo cercato di capire se il nostro smartphone rappresentasse un caso isolato, magari un’unità che inizia a mostrare i “segni" dell’età (sulla batteria, specialmente): a quanto pare, così non è. Conducendo un po’ di ricerche in rete è emerso infatti che molti proprietari di questo ottimo smartphone top di gamma hanno riscontrato gli stessi problemi. Ecco quali potrebbero essere le cause.
Pixel 3, la batteria non tiene dopo Android 11
Secondo qualche utente, ad essere colpevoli di causare battery drain su Pixel 3 (e versione XL) con Android 11, sarebbero delle applicazioni. Qualcuno ha asserito che, dopo aver eliminato l’app di TuneIn Radio – ad esempio – ha risolto ogni problema. Qualcun altro, invece, nonostante la disinstallazione di applicazioni, riducendo all’osso il numero dei software installati, non ha comunque ottenuto alcun risultato positivo. Ovviamente, moltissimi anche gli utenti che, infruttuosamente, hanno eseguito un reset del device alle impostazioni di fabbrica.
Noi rientriamo nella categoria di utenti che ha eliminato diverse applicazioni, andando a tentativi, senza alcun supporto software. Infatti, grafici e dati relativi all’autonomia energetica non forniscono alcun indizio per capire quale possa essere l’applicazione “colpevole" del battery drain.
Nonostante la problematica sia stata immediatamente resa nota dagli utenti – che hanno sfruttato diversi forum, incluso quello ufficiale – Google non ha fatto alcuna dichiarazione in merito, non per il momento, almeno.
La questione rimane quindi ancora completamente nebulosa e, cancellare un po’ di applicazioni andando a tentativi, potrebbe non risolvere il problema. Non rimane che aspettare, a questo punto, un intervento ufficiale da parte di Big G.