Brutta storia quella che colpirà oltre 500mila italiani che dalle loro case godevano di tutti i programmi streaming a pagamento versando solo 10 euro al mese, contribuendo così alla pirateria online. Netflix, DAZN e Sky erano i contenuti che CyberGroup forniva illegalmente tramite IPTV a un prezzo che, paragonato all’abbonamento mensile di questi servizi, era davvero molto basso. La Guardia di Finanza è stata incaricata dalla Procura della Repubblica di Milano di eseguire tutte le perquisizioni necessarie. I trasgressori, clienti di questa struttura con base operativa a Napoli, rischiano pesanti sanzioni.
Pirateria online: IPTV illegali ancora una volta al tappeto
Servirsi della pirateria online per accedere ai contenuti più costosi della Pay TV non è una scelta saggia. Lo dimostra ancora una volta l’indagine in corso che ha scoperto due reti criminali che distribuivano, attraverso abbonamenti di soli 10 euro al mese, tutti i contenuti di Netflix, DAZN e Sky. Una lotta serrata che in Italia, oltre agli autori di questa pratica illegale che ora sono sotto indagine, prevede sanzioni importanti anche gli oltre 500mila clienti che se ne servivano.
Sono due le strutture che distribuivano i contenuti attraverso flussi IPTV illegali. Una in Campania, CyberGroup, nota al mondo della pirateria online, e una in Toscana. Un duro colpo a questa piaga tutta italiana in una lotta serrata alla quale anche Sky ha deciso di partecipare in modo pro attivo:
La Guardia di Finanza ha il pieno sostegno di Sky nella sua attività di contrasto alla pirateria audiovisiva e accogliamo con favore l’operazione di oggi, l’ultima di una serie di azioni sempre più efficaci volte a porre fine a questo fenomeno illegale. La pirateria audiovisiva non solo finanzia la criminalità organizzata e colpisce negativamente le industrie creative, ma comporta anche rischi reali per gli utenti finali.
Certo, non si può dire che i prezzi dei piani di abbonamento Netflix, spesso in aumento, DAZN e Sky siano economici. Ma è altrettanto vero che la pirateria online è un reato da combattere e non da sostenere e alimentare. Oggi, più di ieri, anche i clienti rischiano conseguenze importanti.