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Nella lotta contro la Pirateria Online di IPTV e Pezzotto, il tribunale numero 6 di Barcellona, in Spagna, ha confermato la leggibilità de La Liga nei confronti di quanto eseguito verso Cloudflare per il blocco di indirizzi ritenuti responsabili della distribuzione di materiale protetto da copyright. Ma cosa era successo nello specifico?
Massimiliano Capitanio, Commissario AGCOM, ha spiegato: “Il 18 dicembre 2024, un giudice spagnolo aveva autorizzato LaLiga a bloccare gli indirizzi IP condivisi di Cloudflare utilizzati per la distribuzione illecita di contenuti audiovisivi di proprietà di LaLiga“. Un procedimento necessario, stando a quanto commentato, nella lotta alla Pirateria Online.
A questo, Cloudflare aveva chiesto al tribunale di ribaltare la sentenza. Questo in virtù di una protezione per gli utenti innocenti che non stavano fruendo di contenuti protetti dai diritti. Il tribunale ha quindi dovuto rimettere mano alla sentenza per verificare se, quanto richiesto da Cloudflare, fosse legittimo. Il risultato?
“Il 26 marzo scorso il Tribunale Commerciale n. 6 di Barcellona ha respinto integralmente tali richieste di annullamento del procedimento.
Tale decisione, avverso la quale non è possibile presentare ricorso, costituisce un importante supporto legale alle legittime iniziative intraprese da LALIGA e TELEFÓNICA AUDIOVISUAL DIGITAL S.L.U. nella lotta contro la frode e la pirateria online audiovisiva in Spagna“, ha precisato Capitanio.
Tutto questo sta succedendo mentre in Italia Piracy Shield è stata definita un “sistema pericoloso“ nella lotta alla pirateria online.
Pirateria Online: in Spagna Cloudflare non ha avuto voce in capitolo
Nell’ottica di una lotta alla pirateria online e alla frode audiovisiva, anche i tribunali stanno prendendo una certa posizione. In Spagna, il ricorso di Cloudflare nei confronti de La Liga non ha avuto esito positivo. “Questa sentenza costituisce un nuovo passo avanti decisivo nel consolidamento di un ambiente digitale più equo e legale per i creatori e i titolari dei diritti“, ha concluso Capitanio, commissario AGCOM.
Anche La Liga stessa è entusiasta di questa sentenza. Nella dichiarazione ufficiale pubblicata per questa occasione ha commentato: “La decisione ribadisce che il ricorso intentato è conforme alla legge ed è tutelato dalla normativa vigente in materia di proprietà intellettuale e servizi della società dell’informazione, sancisce la validità del procedimento“.