È una cartuccia che si inserisce nel jack delle cuffie del telefonino ma, anche se, a prima vista, richiama la vecchia cartdrige su cui erano memorizzati giochi e applicazioni, in realtà è una specie di chiave d’autenticazione.
La cartuccia Pico Cassette
Si chiama Pico Cassette e non permette di memorizzare, non è il surrogato pingue della microSD: usa un suono emesso a frequenze impercettibili per l'orecchio umano per comunicare a un'apposita app di scaricare il gioco cui quel suono corrisponde.
In sostanza, nella cartuccia non c'è il gioco ma è come se ci fosse. Avere la cartuccia dà al consumatore una virtuale percezione di possedere il software: l'illusione che appaga la nostalgia geek.
Beatrobo, che ha lanciato questi piccoli dispositivi in Giappone (guarda un po'!), chiama la tecnologia alla base del Pico Cassette, PlugAir.
Un fischio. E il software è servito.