Pesava otto chili il primo cellulare del mondo

Il 2003 è un anno cruciale per la storia della telefonia mobile. Il telefonino, come noi oggi lo conosciamo, compie venti anni dal momento in

Il 2003 è un anno cruciale per la storia della telefonia mobile. Il telefonino, come noi oggi lo conosciamo, compie venti anni dal momento in cui è giunto sul mercato, con l’oramai mitico Motorola Dyna Tac 8000, sviluppato da Martin Cooper. In realtà, però, la casa americana aveva iniziato lo sviluppo del cellulare ben 10 anni prima.

A raccontare la storia del primo telefonino, anche se chiamarlo in questo modo è oltremodo fuori luogo, è Rydy Krolopp, l’ingegnere americano che permise alla Motorola di commercializzare nel 1983 il primo telefonino e di spianare la strada ad una rivoluzione ancora in corso. ‘I primi Dyna-Tac 8000 costavano 3.995 dollari l’uno, una fortuna. Ma tutti lo volevano. La lista d’attesa era lunghissima – ricorda Rydy Krolopp – Tutto è incominciato nel dicembre del 1972. All’epoca ero uno dei designer della Motorola. Un mattino uno dei vicepresidenti della compagnia mi disse che aveva un lavoro speciale per me: mi diede sei settimane di tempo per immaginare e fabbricare un telefono interamente portatile. Era la prima volta che sentivo parlare di un concetto simile. La Motorola aveva deciso di muoversi in fretta e furia perché aveva saputo che il governo federale era in procinto di assegnare nuove frequenze per la telefonia senza fili, già una realtà per quanto riguarda i modelli da auto. Mi misi subito all’opera e ne venne fuori un qualcosa che adesso sembra proprio preistorico: un cellulare di otto chili, subito ribattezzato il mattone’.

‘Non era nè estetico nè molto pratico, ma la nostra sfida era costruire un apparecchio che funzionasse – ha spiegato Krolopp – All’epoca non era affatto facile mettere tutti i componenti elettronici necessari dentro un qualcosa grande come una scatola di scarpe. Particolarmente arduo il problema dell’alimentazione a batteria. Il mattone, però, privo anche del più rudimentale display, si rivelò perfettamente funzionante e fu il trampolino di lancio utilizzato dalla Motorola per procedere a miniaturizzazioni successive e per arrivare così prima al traguardo, dieci anni dopo, nel settembre del 1983, quando dai prototipi si passò ad un vero e proprio lancio commerciale’.

‘Nel 1973 era impossibile farlo. Le infrastrutture non erano pronte – sottolinea l’ingegnere americano – all’epoca non avevo la minima idea di quanto rivoluzionario potesse rivelarsi il cellular phone adesso universalmente diffuso: abbiamo davvero cambiato il corso della storia. Più di un miliardo di esseri umani possiede oggi un telefono portatile. Talvolta, quando entro in ascensore e vedo qualcuno attaccato al cellulare, mi viene voglia di dirgli: non lo sai, ma forse senza l’uomo al tuo fianco adesso non staresti telefonando…’.

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