Una delle assenze più evidenti dell’open world di Cyberpunk 2077 è quella relativa agli inseguimenti con la polizia. Sebbene sia possibile commettere dei crimini, le forze dell’ordine si materializzano letteralmente attorno al giocatore, senza però spingersi a rincorrerlo se questi dovesse fuggire.
È un funzionamento anomalo, diverso da titoli come GTA e Watch Dogs in cui il livello di gravità aumenta a seconda dei crimini connessi, con relative scene di inseguimento degne dei migliori film d’azione. Sul perché CD Projekt RED abbia deciso di non applicare questo sistema risponde Pawel Sasko, director delle missioni, nel corso di una diretta streaming.
L’esponente del team di sviluppo ha prima risposto che non tutti gli open world hanno inseguimenti con la polizia, citando titoli come Sonic Frontiers ed Elden Ring che, va detto, non sono proprio gli esempi più brillanti.
La risposta ha generato una certa ilarità tra gli appassionati del gioco, ma Sasko ha successivamente ammesso che non avevano avuto abbastanza tempo per implementare questa meccanica.
Cyberpunk 2077 è del resto un titolo che ha dovuto affrontare diversi problemi sin dal lancio e probabilmente gli inseguimenti con le forze dell’ordine non sono stati ritenuti prioritari rispetto gli altri elementi del gameplay.
Una mancanza che era stata “risolta” dai fan con una mod amatoriale, insieme ad altre modifiche atte a rendere ancora più coinvolgente e verosimile l’esperienza nel mondo aperto cyberpunk.
CD Projekt RED, ad un anno dal lancio, sta ancora lavorando per apportare ulteriori aggiornamenti che arriveranno nei primi mesi del 2022, quando è previsto anche il debutto delle attese versioni native per PlayStation 5 e Xbox Series X/S, rinviate in un paio di occasioni.
Il gioco di ruolo dei creatori di The Witcher è disponibile per PC, PlayStation 4, Xbox One e Google Stadia.