Continuano le brutte notizie per
il futuro del 3G. Secondo i dirigenti della casa finlandese Nokia, il mercato
di terminali e servizi 3G, non raggiungerà la grande massa degli utenti almeno
per i prossimi quattro anni.
I primi ad utilizzare il 3G saranno
gli utenti business, mentre, per quelli consumer, si parla ancora di almeno
il 2004-2005. Questa lentezza di diffusione del 3G non può che preoccupare gli
operatori, che hanno speso diversi miliardi di Euro per assicurarsi le licenze.
D’altronde, l’utilizzo stesso dei terminali 3G per la clientela consumer potrebbe
essere poco conveniente, se il GPRS dovesse essere sviluppato a dovere.
I servizi più appetibili, che si
pensava potessero funzionare sul 3G, infatti, possono tranquillamente essere
trasportati sul GPRS, ovviamente utilizzando terminali adatti, con schermi a
colori e dalle maggiori velocità di connessione, supportati da una rete ad hoc.
Di conseguenza, la data del 2004, paventata da Nokia, può essere veritiera,
sempre se gli operatori ed i costruttori puntassero sul GPRS, cosa comunque
difficile, proprio per la necessità di recuperare i soldi investiti nel 3G,
con servizi più appetibili e terminali di nuovissima concezione.
Gli stessi operatori sono spesso
scettici sulle possibilità del 3G, come dimostrano le ammissioni fatte da British
Telecom in un documento riservato, che riguardava lo sviluppo dell’UMTS nei
piani della nuova società di telefonia mobile di BT, mmO2.