Purtroppo le truffe online oggi raggiungono anche i contatti ufficiali che sembrerebbero essere protetti e controllati. Infatti, la Polizia Postale sta segnalando una nuova truffa che, sfruttando la PEC, invia un sollecito di pagamento. L’utente, in allarme, agirà senza pensarci troppo seguendo le istruzioni indicate nella mail.
Le false comunicazioni – spiegano le Forze dell’Ordine – informano l’utente di un mancato pagamento, un servizio in scadenza, la sottoscrizione di un contratto, utilizzando la posta certificata a garanzia della liceità della richiesta. Il destinatario dell’e-mail è indotto a eseguire il versamento in tempi rapidi, per non incorrere in azioni legali, sanzioni o multe.
In questa truffa, nonostante sia inviata tramite PEC, si identificano gli elementi che i cybercriminali sfruttano quando stanno raggirando un utente. Prima di tutto una richiesta importante, legata al pagamento di qualche cosa, anche legato a Forze dell’Ordine e Stato. Inoltre, gioca un ruolo importante il senso di urgenza.
Come riconoscere la nuova truffa che viaggia su PEC
Diventa quindi di fondamentale importanza riconoscere la nuova truffa PEC segnalata dalla Polizia Postale. Sono sempre le Forze dell’Ordine a fornirci un consiglio su come riconoscere un raggiro di questo tipo. Tre elementi identificano un prodotto di cybercriminali da una comunicazione reale e ufficiale:
- comunicazioni inattese: quando ricevi una mail inaspettata e fuori dal comune aspetta prima di agire e verifica bene chi te la sta inviando;
- richieste di password, codici di carte di credito, dati sensibili: quando una mail ha l’obiettivo di carpire i tuoi dati personali allora devi subito allarmarti;
- necessità di agire in fretta: quando una mail ti induce a scegliere velocemente non è mai un buon segno.
Questa truffa PEC ricorda un po’ i falsi solleciti di pagamento da Agenzia delle Entrate. Infatti, un altro aspetto da tenere in considerazione, i cybercriminali spesso sfruttano enti famosi e conosciuti per generare più panico e simulare l’ufficialità della comunicazione. Ecco quindi qualche consiglio per evitare queste trappole:
- verifica sempre il mittente della comunicazione prima di agire, puoi farlo copiano l’indirizzo email e incollandolo in qualsiasi foglio di testo;
- verifica sempre l’attendibilità della richiesta tramite i canali ufficiali di chi sembra averti inviato la comunicazione.