Era prevedibile (ma mai auspicabile): Nokia ha da poco iniziato i colloqui con i sindacati ed i lavoratori per la gestione e redistribuzione del personale nei suoi stabilimenti, eccezion fatta per lo stabilimento di Salo in Finlandia. Attualmente il colosso nordico conta nel Paese 13.000 dipendenti, e questa nuova politica interessa la maggior parte di questi. Non si parla ufficialmente di licenziamenti, ma alcuni esperti del settore affermano che gli esuberi che potrebbero emergere dovrebbero essere circa 5.000.Un numero esorbitante, considerando la forza lavoro di Nokia. È inoltre prevista la suddivisione dell’Azienda in due Divisioni, una specifica per gli smartphones, l'altra per i telefoni standard.Il problema nasce dalla scelta (forzata) da parte del colosso finnico, ed in particolare del nuovo CEO Stephen Elop, di abbandonare gradualmente (entro 2 anni) il Sistema Operativo Symbian a favore del più evoluto ed innovativo Windows Phone 7. Si suppone dunque che gli sviluppatori del SO attuale possano essere i primi a subire le novità imposte dal top management.È di ieri tra l’altro l’invito rivolto agli sviluppatori di Symbian da parte di Samsung a migrare verso la piattaforma Bada, su cui la Casa coreana crede ed investe molto. Staremo a vedere cosa ci riserva il futuro, augurandoci che indipendentemente dalle strategie e dalle politiche attuate da Nokia venga comunque garantito il diritto al lavoro dei dipendenti finlandesi.
Il Quartier Generale di Nokia