PalmSource presenta i nuovi sistemi operativi Cobalt e Garnet

PalmSource ha presentato questa settimana il nuovo sistema operativo per palmari Cobalt, quello che finora era conosciuto come Palm OS 6. Cobalt è stato espressamente pensato

PalmSource ha presentato questa settimana il nuovo sistema operativo per palmari Cobalt, quello che finora era conosciuto come Palm OS 6. Cobalt è stato espressamente pensato per la realizzazione di nuove categorie di prodotti, per il mercato delle telecomunicazioni, delle aziende, della didattica e dell’intrattenimento. Sempre PalmSource ha annunciato il nuovo sistema operativo Garnet, una versione potenziata dell’attuale Palm OS 5, ideata per trovare impiego in palmari e smartphones.

‘Siamo convinti che il sistema operativo Cobalt possa spianare la strada per l’arrivo di una nuova gamma di prodotti, per il settore delle telecomunicazioni, delle aziende e della didattica. Abbiamo inoltre rafforzato il nostro impegno per ottimizzare la nostra piattaforma per funzionare sui dispositivi wireless, inserendo il supporto wireless sia in Cobalt che in Garnet, in modo da rendere possibile la realizzazione di un’ampia gamma di smartphones ed altri dispositivi portatili’, ha dichiarato David Nagel, presidente ed amministratore delegato di PalmSource.


Alcune schermate di Cobalt

Cobalt è un sistema operativo completamente nuovo, scritto da zero e pensato con l’esigenza di mantenere la facilità di utilizzo e la compatibilità software. Fra le caratteristiche salienti da citare il multitasking e multithreading, la protezione della memoria, il supporto per quantitativi maggiori di memoria e schermi di dimensioni più ampie, l’adozione di standard di sicurezza e la possibilità di gestire più sessioni di connessione contemporanamente.

Garnet, invece, rappresenta l’evoluzione dell’attuale Palm OS 5 ed offre il supporto a schermi di dimensioni maggiori, un’area di inserimento dinamica, migliore connettività di rete e Bluetooth. Il sistema operativo Garnet è stato progettato infine per facilitare il lavoro dei licenziatari, che avranno così modo di realizzare palmari e smartphones molto più velocemente, riducendo i costi di sviluppo.

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