Per affrontare la concorrenza, sempre più
agguerrita nel settore dei computer palmari, Palm ha deciso si dividersi. La
società attuale continuerà a produrre i terminali mobili, che rappresentano
il 93% dei propri introiti, mentre una nuova compagnia, Platform Solutions Group,
si occuperà del sistema operativo Palm OS, utilizzato non solo da Palm, ma anche
da altre aziende quali Handspring e Sony, senza contare che nuovi accordi per
l’utilizzo del sistema operativo sono stati firmati di recente anche con Acer
e Garmin.
I dirigenti di Palm hanno affermato che
la divisione permetterà una migliore focalizzazione degli obiettivi, un supporto
più efficace per le società licenziatarie ed un notevole incremento della professionalità
in entrambi i settori. La divisione servirà a rafforzare Palm in tutti e due
i mercati. Inoltre, gli oltre 170 mila sviluppatori di software per il Palm
OS, avranno un notevole miglioramento del supporto da parte della nuova azienda,
che si prevede sarà operativa entro la fine dell’anno.
Ancora oggi Palm detiene la stragrande maggioranza
delle vendite di PDA, ma la situazione sta rapidamente cambiando. L’arrivo dei
nuovi Pocket PC ha portato ad una forte concorrenza nel settore e Palm sta perdendo
importanti fette di mercato. Nel settore PC Microsoft domina il mercato, ma
in quello PDA la situazione è molto più variegata. Palm OS è ancora il sistema
operativo maggioritario, ma Pocket PC si avvicina minaccioso, mentre spunta
il terzo incomodo EPOC, del consorzio Symbian, formato dai maggiori produttori
mondiali di cellulari.
I terminali Pocket PC sono più costosi di
quelli Palm OS, ma anche più completi e pienamente compatibili con Windows.
Insomma la situazione è ancora tutta in divenire, non si può dire chi sarà il
vincitore in questo settore. Per ora si può dire chi è sconfitto. Psion, marca
storica del settore PDA, ha deciso, per i grossi problemi economici che la affliggono,
di abbandonare il settore consumer, per dedicarsi solo a quello business. Chi
sarà la prossima azienda a seguirla ? Il mercato ce lo dirà presto.