David Nagel, amministratore delegato
di Palm OS, ha affermato che, ora che la divisione tra la sezione Palm OS e
la sezione PDA è definitiva, il guanto di sfida a Microsoft può essere inderogabilmente
lanciato. Palm non ha certo passato un buon periodo. La società di Santa Clara
è passata dall’essere monopolista nel settore dei PDA, ad avere diversi concorrenti,
fino a perdere quasi il 30% del mercato in poco più di un anno. Nonostante ciò,
Nagel ha rivelato che in tutto il mondo sono stati venduti finora oltre 20 milioni
di PDA dotati di Palm OS e che l’82% del mercato consumer statunitense, il più
importante per questo settore, è appannaggio del sistema operativo nativo della
casa di Santa Clara.
L’intenzione di Palm, ora, è di
riprendersi quanto Microsoft sta tentando di sottrargli, ovvero il ricco mercato
business, nel quale Pocket PC la fa da padrone, in particolare grazie al successo
del Compaq iPAQ. Microsoft ha il vantaggio di avere il monopolio pressoché assoluto
nei PC desktop, cosa che spinge molti utenti a cercare un Pocket PC per assicurarsi
una perfetta compatibilità. Nagel ha ribattuto che Palm intende diventare il
miglior complemento possibile ai PC dotati di Windows e se questo vorrà dire
lavorare in stretto contatto con Microsoft allora Palm non si tirerà certo indietro.
L’obiettivo ambizioso è fare funzionare i documenti prodotti con il software
di Microsoft sui Palm meglio che sui Pocket PC.
Intanto le festività natalizie
hanno dato ragione a Nagel, visto che le vendite di terminali dotati di Palm
OS sono stati preponderanti rispetto a quelle di Pocket PC. Il motivo, però,
è da ricercarsi principalmente nella grande differenza di prezzo che ancora
persiste tra palmari Pocket PC e palmari Palm OS. Infatti, anche grazie alle
promozioni natalizie, molti PDA Handspring e Palm hanno raggiunto prezzi al
pubblico di soli 100-150 dollari, mentre per un Pocket PC la cifra minima si
aggira sui 400 dollari.
Microsoft che ha ben compreso dove
risiede il problema, non si preoccupa affatto della rinnovata verve di Palm
e si culla di una certezza: il tempo lavorerà a proprio favore. Infatti a poco
a poco i costi dei Pocket PC si abbasseranno notevolmente, in particolare dopo
l’arrivo del nuovo OS Merlin. Di conseguenza quelli che adesso sono PDA di fascia
alta, appannaggio di un solo pubblico business, diverranno alla portata della
clientela consumer, visto che i palmari dotati di Palm OS hanno già raggiunto
il prezzo minimo di vendita, mentre le possibilità di riduzione per i Pocket
PC sono molto più alte. Questa rinnovata concorrenza non potrà che fare bene
ai consumatori ed al mercato, per troppo tempo dominato da una sola società.