Allo scopo di contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale, dal 1° gennaio 2022 sarà in vigore un tetto massimo di 1000 euro per quanto riguarda i pagamenti in contanti. Allo stato attuale risulta ancora possibile effettuale pagamenti con banconote dovendo sottostare ad un limite di 2000 euro.
Lotta all’evasione fiscale: nuove disposizioni per i pagamenti in contanti
La misura, perfezionata con il decreto fiscale correlato alla Legge di Bilancio 2020, prevede sanzioni di 1000 euro per coloro che dovessero trasgredire il suddetto vincolo. Quest’ulteriore modifica sarà la nona, in ordine di tempo, nel corso degli ultimi 20 anni.
Da precisare però che il tetto dei 1000 euro per i pagamenti in contanti non rappresenta una novità in senso assoluto: già nel 2011, l’esecutivo coordinato da Mario Monti aveva fissato il medesimo limite prima che, nel 2016, il governo di Matteo Renzi lo innalzasse a 3000 euro.
Il tetto massimo di 1000 euro verrà applicato a tutte le operazioni intercorse tra persone fisiche o tra persone giuridiche. Al contrario, nessun divieto ci sarà per quanto riguarda i versamenti su conti bancari ed i prelievi con maggiore importo.
Si punta quindi ad una sempre più accentuata conversione verso i pagamenti digitali: questi ultimi, secondo i dati forniti dal Politecnico di Milano, rappresentano al momento il 37% del totale.