Otto colossi tecnologici uniti per riformare le attività della NSA

Otto colossi mondiali della tecnologia uniti per collaborare ad una riforma delle attività di sorveglianza

Otto colossi mondiali della tecnologia si sono uniti per collaborare ad una riforma delle attività di sorveglianza da parte del governo americano a seguito delle informazioni sulle azioni intraprese dalla National Security Agency (NSA).

Google, Facebook, Apple, Microsoft, Twitter, Yahoo, LinkedIn e AOL hanno inviato una lettera aperta al presidente degli Stati Uniti ed ai membri del Congresso in cui hanno espresso una serie di principi di riforma per salvaguardare al meglio le informazioni degli utenti di internet. Una versione ridotta di questa lettera è stata pubblicata a tutta pagina nell’edizione odierna di alcune delle principali testate tra cui il New York Times, Washington Post, Politico, Roll Call e The Hill.

“Siamo consapevoli che i governi hanno il dovere di proteggere i propri cittadini. Ma le rivelazioni di questa estate hanno evidenziato l’urgente necessità di riformare le pratiche di sorveglianza dei governi di tutto il mondo”, recita la lettera. “Il risultato è che in molti paesi tutto si è rivolto a favore dello stato, troppo lontano dai diritti individuali sanciti nella nostra Costituzione. Tutto ciò mina le libertà che tutti noi amiamo. E' il momento per un cambiamento.”

Le società hanno aperto un sito web, reformgovernmentsurveillance.com, ed hanno pubblicato il pensiero di alcuni dirigenti coinvolti tra cui Larry Page di Google, Marissa Mayer di Yahoo, Dick Costolo di Twitter e Mark Zuckerberg di Facebook. “La gente non utilizza la tecnologia di cui non si fida”, afferma Larry Page. “I governi hanno messo questa fiducia a rischio ed ora devono contribuire a ripristinarla”.

Con la lettera aperta sono stati anche distribuiti cinque principi di riforma che le società chiedono ai governi di adottare. I governi “dovrebbero limitare la sorveglianza di specifici utenti noti per scopi leciti e non dovrebbero raccogliere dati di masse delle comunicazioni tramite internet”.

Inoltre, “Le agenzie di intelligence che cercano di raccogliere o costringere la produzione di informazioni dovrebbero farlo nell'ambito di un quadro giuridico chiaro in cui i poteri esecutivi siano soggetti a controlli maggiori”. E’ anche richiesta una maggior trasparenza sulle richieste del governo, il rispetto del libero flusso di informazioni e di evitare i conflitti tra governi.

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