Non è un caso che l’Orologio dell’Apocalisse, il cossidetto Doomsday Clock, abbia posizionato le sue lancette a soli 100 secondi dalla mezzanotte. Questo rivela quanto il mondo sia arrivato al punto più vicino dell’autodistruzione. Si tratta di un record che sta spaventando persino gli scienziati del Bulletin of the Atomic Scientists che hanno ideato questo orologio nel 1947.
Il Doomsday Clock, o Orologio dell’Apocalisse, nasce da un’iniziativa di questi scienziati nell’ormai lontano 1947. Lo hanno fondato dopo gli attacchi a Hiroshima e Nagasaki e tra questi nomi compaiono anche Albert Einstein e J. Robert Oppenheimer. Si tratta di un orologio metaforico che scandisce il tempo che ci distanzia da una possibile fine del mondo a cui l’umanità si è sottoposta causa consecutive scelte poco sagge a danno della Terra su cui abitiamo. Sono 75 anni che questo strumento ci ricorda a che passo stiamo verso un possibile Armaghedon.
Cerchiamo di capire cosa sta succedendo e perché la guerra in corso tra Russia e Ucraina stanno accelerando il processo verso una probabile autodistruzione umana con conseguente apocalisse e olocausto nucleare.
L’Orologio dell’Apocalisse indica che è prossima un’autodistruzione nucleare
Pare proprio che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia influenzerà la situazione indicata dall’Orologio dell’Apocalisse. È vero che le lancette di questo orologio non si muovono da tempo, ma è altrettanto vero che la minaccia nucleare di Vladimir Putin è reale e concreta. La probabilità che le distanze si accorcino, riducendo gli attuali 100 secondi che ci separano dall’autodistruzione nucleare, è molto elevata.
Tutto ciò non è frutto di una mera fantasia apocalittica. Queste indicazioni non arrivano da fantomatiche interpretazioni delle oscure quartine dell’antico libro “Le Profezie” di Nostradamus. Tali indicatori ci vengono forniti da scienziati ed esperti che regolarmente si riuniscono per confrontarsi in merito a un possibile olocausto nucleare, aggiornando di conseguenza l’Orologio dell’Apocalisse. Ecco cosa hanno dichiarato questi scienziati proprio in merito alle recenti tensioni geopolitiche:
L’invasione russa dell’Ucraina ha dato vita a questo scenario da incubo, con il presidente russo Vladimir Putin che minaccia di aumentare i livelli di allerta nucleare e persino il primo utilizzo di armi nucleari se la NATO dovesse intervenire per aiutare l’Ucraina. È così che appaiono i 100 secondi a mezzanotte.
Le lancette potrebbero muoversi molto presto
Non solo l’annuale aggiornamento indetto dagli scienziati del Doomsday Clock ha individuato un pericolo sullo stato dei fatti relativi a un possibile olocausto nucleare, ma adesso si è aggiunta anche l’attuale guerra tra Russia e Ucraina. L’organizzazione del Bulletin of the Atomic Scientists dell’Università di Chicago, ha spiegato che le lancette dell’Orologio dell’Apocalisse potrebbero muoversi molto presto:
Che le lancette non si siano spostate non significa che la situazione si sia stabilizzata. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la conquista della centrale atomica di Zaporizhzhya fanno sì che l’umanità sia arrivata al punto più vicino di sempre alla sua autodistruzione nucleare.
Già a gennaio 2022 il Science and Security Board del Bulletin of the Atomic Scientists aveva fissato l’orario dell’Orologio dell’Apocalisse a 100 secondi dalla mezzanotte. La preoccupazione è salita ulteriormente tanto che recentemente, come già spiegato, gli scienziati si sono riuniti nuovamente per prendere in considerazione l’offensiva russa. Ecco cosa hanno dichiarato in merito:
A quel tempo, abbiamo considerato l’Ucraina come un potenziale punto critico in un panorama di sicurezza internazionale sempre più teso. Per molti anni, noi e altri abbiamo avvertito che il modo più probabile in cui le armi nucleari potrebbero essere utilizzate è attraverso un’escalation indesiderata o non intenzionale derivante da un conflitto convenzionale. […] L’obiettivo, come sempre e soprattutto in questi tempi difficili, è ridurre al minimo la minaccia di un’apocalisse globale nel breve periodo, e quindi renderla sempre meno probabile che si verifichi nel tempo.