OPPO si sta lanciando a gamba tesa nel mercato dei wearables e, grazie alla bontà dei suoi primi prodotti, sta riuscendo a conquistare in pochissimo tempo una grande fetta di utenti interessati a gadget smart dal costo contenuto.
OPPO Watch: design simile, software nuovo
Nei mesi scorsi abbiamo visto l’arrivo di OPPO Watch in alcuni mercati selezionati; soltanto poche settimane dopo, l’azienda ha dato disposizione per avviare una commercializzazione su larga scala, portando il wearable economico anche nel nostro continente. Il primo modello è basato su un fork di Android della compagnia, vanta un design piuttosto ispirato “by Apple” e viene commercializzato ad un prezzo relativamente molto basso.
Adesso, stando alle recenti news trapelate in rete, sembra che la compagnia si stia apprestando a lanciare una seconda iterazione del Watch con a bordo il sistema operativo di Google per dispositivi wearable, WearOS. L’arrivo previsto è prossimo: il 31 luglio infatti, la compagnia cinese potrebbe togliere i veli al prodotto. Curiosi?
Al momento non sappiamo molto sul nuovo smartwatch del costruttore; è lecito ipotizzare però un design simile con cassa quadrata e bordi arrotondati, uno schermo AMOLED per una migliore visualizzazione dei contenuti ed un supporto alle eSIM di nuova concezione per effettuare chiamate e messaggi LTE in totale autonomia. Fra le features più importanti di cui parlare, citiamo sicuramente il monitoraggio della frequenza cardiaca e della resistenza all’acqua fino a 3 ATM o 5 ATM.
Il prezzo della prima iterazione partiva da 1499 yuan (circa 220 $) per il modello con cassa da 41 mm e saliva fino ai 2999 yuan (260 $ circa) per la variane con cassa da 46 mm. Sebbene tali prezzi non siano bassi come quelli dei prodotti Mobvoi (i TicWatch, per intenderci) o come gli Amazfit, è bene notare che questa fascia di prezzo risulta essere molto interessante per uno smartwatch di ultima generazione con sistema operativo WearOS.
Purtroppo c’è da dire una cosa; OPPO Watch rischia di sfidare apertamente – in alcuni mercati, come ad esempio quello italiano – i wearable del marchio Fossil, i quali godono di uno street price su Amazon molto concorrenziale. Riuscirà la compagnia cinese ad imporsi sui competitor più blasonati?