Oppo sta spingendo per realizzare chipset proprietari, in un momento storico in cui gli Stati Uniti colpiscono Huawei (e la gemella Honor) in maniera più pesante rispetto all’iniziale ban emanato nel mese di maggio 2019.
Oppo: produttrice di CPU in Europa nel futuro?
Oppo, leader nel campo tecnologico e forte di un successo via via sempre più crescente, sembra che stia spingendo l’acceleratore sulla produzione di unità CPU proprietarie, dopo che le recenti sanzioni americane hanno portato all’interruzione della fornitura di SoC Huawei dal chipmaker TSMC.
Con le controversie commerciali che gli Stati Uniti stanno avendo con la Cina, sembra che le aziende coinvolte siano più numerose del previsto. Di fatto, con un Presidente come Trump, le precauzioni non sono mai troppe.
Sembra evidente che lo scenario economico legato alle tensioni fra USA e Cina si faccia sempre più preoccupante, ed è bene che tante realtà commerciali (e si spera molte altre) attuino nuove misure al fine di slegarsi completamente dall’America, proprio per non venir colte di sorpresa come è avvenuto per Huawei lo scorso anno.
A tal proposito, l’azienda cinese sta investendo molto nella creazione di chipset così da ridurre la dipendenza da fornitori statunitensi e ampliare la sua presenza in aree occidentali dell’Europa. Tuttavia per questa impresa, ci potrebbero volere anni e ingenti quantità di denaro.
Secondo nuove fonti, il colosso della tecnologia cinese sta già attirando a sé i massimi dirigenti provenienti da aziende come MediaTek e UNISOC. Con un nuovo accordo, Oppo vuole creare un team che produce processori mobili dopo Qualcomm negli Stati Uniti, sotto la guida dei più autorevoli direttori. Stando a nuovi rumor, sembra che anche Jeffery Ju, ex di MediaTek, sia passato in casa Oppo; ulteriori nuove assunzioni sono in questo periodo in corso, al fine di acquisire i maggiori talenti da Qualcomm, HiSilicon di Huawei e molte altre realtà ancora.