Tra un paio di giorni – l’11 dicembre – Qualcomm presenterà anche in Cina il suo nuovo processore, lo Snapdragon 820. Al di là del risparmio in termini di energia consumata per funzionare e delle prestazioni al di sopra di tutti i modelli precedenti, questo SoC sta già inziando a far parlare molto di sé per il fatto di integrare un’innovativa tecnologia denominata Sense ID. Si tratta di un sistema molto più sicuro dei tradizionali sensori per il riconoscimento delle impronte digitali, in quanto usa gli ultrasuoni per la rilevazione della forma dei solchi presenti sul polpastrello del dito. Inoltre fa dei grandi passi avanti per quanto riguarda la versatilità, dal momento che è in grado di funzionare anche quando le dita sono umide o sporche. A ciò si aggiunga anche il fatto che può essere integrato su diversi tipi di superficie, come il vetro, lo zaffiro, la plastica, l’alluminio e altri metalli.
Qualcomm Snapdragon 820
Ma quale sarà il primo smartphone a supportare il Qualcomm Sense ID?
Sono in molti a chiederselo. Che chi scommette sul Find 9, il prossimo flagship device di Oppo. C’è chi dice che l’apparecchio non solo monterà la nuova tecnologia di cui sopra, ma anche riuscirà a integrarla nella scocca senza metterla in risalto, ossia nascondendola sotto qualche superficie. Troppo avveniristico? Forse. Le prime immagini rubate dell’apparecchio che iniziano a circolare in Rete sembrano però dare indizi di questo tipo. Dalla foto che vedete qui sotto non si intuisce granché, però per alcuni sarebbe una prima testimonianza del fatto che Oppo potrebbe mettere il sensore biometrico sul fronte dello smartphone, proprio sotto lo schermo e proprio sotto la parte usualmente dedicata ai tasti funzione. Ad occhio nudo, in effetti, non si direbbe. Ma c’è davvero un sensore lì sotto?
Oppo Find 9 (fronte)
Crederci? Non Crederci? Bisogna attendere conferme ufficiali da parte dell’azienda produttrice. Non va dimenticato peraltro che recentemente un analista cinese – tale Pan Jiutang – ha smentito le voci secondo cui il sistema ad ultrasuoni di Qualcomm sarà tra poco integrato negli smartphone. Tutt’altro: la tecnologia – stando alle sue parole – pare non sia ancora sufficientemente affidabile per un utilizzo commerciale.
Qualcomm Sense ID