Sotto l’egida dell’ONU
è diventata operativa a Kabul, capitale dell’Afghanistan, una rete mobile fornita
da Ericsson, comprendente una stazione radio base e 200 terminali. La soluzione,
fortemente voluta dai funzionari ONU presenti nella capitale afgana, è stata
fornita in maniera repentina da Ericsson, per garantire le comunicazioni al
sempre più folto stuolo di emissari delle Nazioni Unite presenti a Kabul.
Nonostante si tratti di un network non commerciale
ed aperto ai soli dipendenti ONU, che si farà carico di tutte le spese che sosterrà
Ericsson, anche di quelle del traffico voce, il neo Ministro per le Comunicazioni
afgano, Abdul Rahim, si è lamentato di non essere stato consultato prima della
messa in funzione della stazione, posta su di una collina presso Kabul. I funzionari
ONU si sono giustificati adducendo il fatto che i preparativi sono stati molto
veloci e certamente c’è stato un fraintendimento tra le parti. Nello stesso
tempo hanno assicurato che uno dei terminali verrà fornito a Rahim, che potrà
utilizzarlo a suo piacimento.
Lo stesso Rahim avrebbe grandi piani per il futuro
sviluppo della comunicazione mobile e fissa nel suo paese. Attualmente quello
che è uscito da una guerra lunga 23 anni è uno stato disastrato. Le linee telefoniche
fisse sono meno di 50.000 in tutto l’Afghanistan, contro una popolazione di
25 milioni di abitanti. 32.000 linee si trovano nella sola Kabul, ma sono molto
antiquate, Rahim progetta una grande espansione, ma tutto dipenderà dagli aiuti
che proverranno dai paesi stranieri.