All’inizio di questo mese, avevamo segnalato un caso in cui un OnePlus Nord 2 era esploso nelle tasche della toga di un avvocato indiano. Ora, la società ha inviato un avviso di diffida contro l’utente sostenendo che le sue affermazioni erano “denigratorie” e “diffamatorie“.
OnePlus contro l’avvocato indiano con il Nord2 esploso
Per chi non lo sapesse, Gaurav Gulati ha affermato che il suo Nord 2 aveva preso fuoco ed era esploso nell’aula di un tribunale. L’uomo aveva affermato che il terminale godeva ancora del 90% della batteria. Aveva inoltre aggiunto che avrebbe intrapreso vie legali presentando una denuncia al tribunale dei consumatori. Ora, la divisione indiana del brand ha confermato di aver inviato una lettera di diffida a Gulati che recava la scritta “Confermiamo di aver emesso un avviso di cessazione e desistere all’individuo interessato. Seguiremo le procedure legali appropriate per risolvere la questione“.
Gulati aveva condiviso l’avviso di cessazione dopo averlo ricevuto su Twitter. Nella lettera, il produttore di smartphone cinese ha affermato che l’avvocato si è rifiutato di fornire qualsiasi prova del danno e che le immagini da lui condivise su Twitter suggeriscono che fosse stata applicata una “forza esterna” al “polo della batteria”. Inoltre, poiché l’utente ha rifiutato qualsiasi assistenza da parte della società e non ha fornito la prova richiesta dalla società, le dichiarazioni originariamente condivise in rete risultano prive di fondamento.
Ad agosto, il marchio aveva risposto a un altro incidente relativo all’esplosione di un’unità Nord 2, ma aveva escluso il fattore “difetto di fabbrica”; aveva infatti indicato che un problema esterno potesse aver contribuito all’esplosione del suddetto terminale.
Come andrà a finire la storia dell’azienda contro l’avvocato indiano? Restate connessi con noi per saperne di più nei prossimi giorni.