Nelle scorse ore è emerso un tweet del noto leaker Ice Universe su Twitter (prontamente cancellato pochi minuti dopo), il quale dichiarava un’indiscrezione davvero molto interessante. Stando a quanto emerse infatti, si vocifera che il CEO di OnePlus in persona, Pete Lau, potrebbe tornare a lavorare in OPPO, pur continuando a guidare la sua compagnia. Ma partiamo con ordine.
OnePlus: un brand nato dalla costola di OPPO
Per chi non lo sapesse, OnePlus nasce letteralmente da una costola di OPPO, per volere dell’ex vicepresidente della compagnia, nel lontano dicembre 2013, Pete Lau. Il primo – ed iconico – smartphone OnePlus One (lo ricordate? Il famoso “flagship killer”) venne presentato da lì a poco in tutto il mondo, commercializzato mediante un “invito esclusivo”.
Da lì è iniziata la storia del brand di cui oggi siamo tutti innamorati, un brand che è stato in grado di sfornare oltre 15 smartphone premium (fatta eccezione per il OnePlus X, unico midrange del marchio) che hanno scosso un mercato capeggiato da Samsung, Apple ed in seguito Huawei. Adesso il fatturato relativo al 2019 dell’azienda supera i 1,9 miliardi di dollari, con oltre 1000 persone che lavorano per la compagnia.
L’obiettivo di OnePlus è condividere la migliore tecnologia con il resto del mondo, grazie a soluzioni hardware (ma anche software) di tutto rispetto proposte a prezzi allettanti; unico “neo” in tale scenario è stato rappresentato dalla gamma di OnePlus 8, smartphone premium sì (come sempre), ma venduti a prezzi… un po’ troppo elevati, lontani dalla solita filosofia aziendale a cui OP ci aveva abituato.
Tornando alla scottante e piccante news, sembra che Pete Lau, CEO dell’azienda, potrebbe tornare in OPPO, pur mantenendo la guida della sua compagnia. Di fatto, la partnership collaborativa servirà per stabilire un migliore scambio produttivo e tecnologico.
Ricordiamo inoltre che OnePlus appartiene alla holding BBK, la quale a sua volta possiede OPPO, Vivo e Realme. Ciò significa che la transizione di Lau non generebbe alcun conflitto di interesse, anzi; la sua “doppia presenza” potrebbe aiutare entrambe le società. Ma per il momento prendete la suddetta notizia con le dovute cautele: si tratta solo di una voce di corridoio e non abbiamo una conferma ufficiale. Restate connessi per maggiori info future.