Il Dipartimento di Polizia di New York ha restituito alla Boston Dynamics i suoi cani robot, rinunciando anzitempo a proseguire nelle sperimentazioni con cui si voleva affiancare i robot a quattro zampe agli agenti del Dipartimento. La sospensione delle sperimentazioni non è relativa ad un giudizio di merito sui robot, la loro efficienza o la loro utilità, quanto alla percezione che i cittadini rischiavano di maturare a proposito dell’uso di questi strumenti.
Cani che sembrano usciti da un videogioco di guerra, robot che sembrano usciti da una serie tv distopica, strumenti che sembrano usciti da un disaster movie neppure troppo fantasioso: nell’immaginario collettivo il cane-robot è una entità ancora tutta da metabolizzare e questo rischiava di creare problemi ben più seri di quanto non si potesse immaginare.
NYPD: no ai cani robot
La situazione negli Stati Uniti è molto seria e le tensioni tra i cittadini e le forze dell’ordine sono spesso tesi oltre i livelli di guardia. In questo contesto, l’adozione di robot di questo tipo stava creando una visione distopica del Dipartimento, dando l’idea di una “militarizzazione” in corso che avrebbe rischiato di esacerbare gli screzi già in atto.
Ogni commento sulla vicenda va nella medesima direzione: c’è il rischio che la popolazione vedesse in questo esperimento un tentativo di alzare l’aggressività del NYPD, elemento che avrebbe portato con ogni probabilità ad un innalzarsi dell’aggressività da parte di eventuali malviventi che si fossero trovati al cospetto del robot.
La Boston Dynamics spegne l’incendio, ricordando come la maggior parte dei propri robot sia utilizzato per utilità varie in giro per il mondo, ma che nessuna delle unità sia mai stata pensata per essere utilizzata come un’arma o uno strumento da potersi utilizzare contro persone o animali. La sensazione è che non sia un addio, ma un arrivederci: se Boston Dynamics lavorerà per rendere più “amichevoli” i robot, e se il contesto generale volgerà verso un rasserenamento dei rapporti con i dipartimenti di polizia, allora potranno aprirsi nuove opportunità di collaborazione.
Non ora, però: non è il momento giusto e prima di incorrere in eventuali incidenti è opportuno sospendere le operazioni.