Nuova ondata di polemiche sul GSM cubano

Dopo la scelta dell’operatore cubano C-COM, di
installare una rete GSM nell’isola caraibica, una serie di interrogativi è stata
posta dagli esuli cubani negli USA. Secondo
loro infatti, le comunicazioni tramite cellulare sono sottoposte ad un rigido
controllo da parte della polizia delle telecomunicazioni e siccome la futura
rete GSM, costruita con l’appoggio di Telefonica, sarà dedicata perlopiù ai
turisti stranieri in visita sull’isola, la notizia desta qualche preoccupazione.

Il governo cubano ha sempre confermato di controllare
le e-mail delle persone sotto investigazione per comportamenti anti rivoluzionari,
senza però specificare quali fossero questi comportamenti. Sono quindi in molti
a sostenere che nemmeno gli SMS SMS sfuggiranno a tale controllo, oltretutto
il sistema GSM, seppur diffuso in tutto il mondo, possiede un livello di sicurezza
poco elevato rispetto ai concorrenti TDMA e CDMA.

Eppure dire quale sia l’effettiva situazione delle
comunicazioni mobili cubane è pressoché impossibile. Si dovrebbero infatti studiare
le reti dall’interno, ed a nessuno è permesso farlo. Inoltre non vi sono studi
sugli attuali utilizzatori di cellulare, circa 3 mila persone su di una popolazione
indigena di 11 milioni di abitanti.

Secondo le autorità cubane non si corre nessun
rischio di essere controllati a Cuba. In effetti i guadagni che daranno i turisti
in visita sull’isola che utilizzeranno la futura rete GSM, saranno molto elevati,
tali da non poter rischiare di metterli in pericolo con pericolose voci di controlli.
Per ora C-COM ha firmato un accordo di roaming con Telefonica, sicché i clienti
della compagnia spagnola potranno utilizzare la propria SIM anche a Cuba, mentre
per gli utenti di altre compagnie ci sarà la possibilità di concordare i costi
del roaming direttamente con l’operatore cubano una volta giunti sull’isola.

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