L’azienda americana Pepsico, produttrice della
famosissima Pepsi Cola, ha appena lanciato un nuovo gioco via SMS, tramite il
quale sponsorizza la propria bevanda. Si tratta di un gioco tipo fantacalcio,
basato appunto su sfide virtuali a colpi di SMS tra amici. Il gioco è basato
sulle performance reali degli atleti. La
Pepsico per il momento offre il gioco solo in Finlandia.
Pepsico non è che l’ultima azienda di una lunga
serie che sponsorizza una campagna pubblicitaria sui cellulari collegandola
ad un gioco. Prima l’avevano fatto Coca Cola, Nike, Intel e Sun Mycrosystem.
Gli analisti si aspettano che molte altre aziende seguano il loro esempio. I
numeri di utilizzatori di cellulari e SMS sono diventati tali da divenire appetibili
per le mire pubblicitarie delle grandi multinazionali.
Una campagna pubblicitaria via SMS può addirittura
essere più performante di una campagna fatta tramite i media tradizionali. I
possessori di telefonino saranno, nel 2006, ben 1.7 miliardi, quasi un quarto
dell’intera popolazione mondiale. Non è una coincidenza quindi che molte delle
campagne pubblicitarie già partite siano state effettuate in Europa, dove più
alta è la penetrazione di terminali mobili. In alcune aree questa penetrazione
raggiunge addirittura il 70-80 per cento (ad esempio in Finlandia).
L’uso degli SMS, inoltre, in Europa, a differenza
degli USA, è molto diffuso. Basti pensare che nel solo Regno Unito vengono spediti
circa un miliardo di messaggi al mese. Appare chiaro quindi l’interesse per
un mercato tanto ricco e per una nuova forma di pubblicità a cui i consumatori
non sono abituati ed per la quale hanno quindi meno difese da contrapporre.
L’ SMS difficilmente è sentito come pubblicità
e viene letto con animo diverso da quello utilizzato mentre si guarda la televisione
o si sfoglia un giornale. Solo nel 2001 le aziende spenderanno 100 milioni di
dollari in pubblicità sui cellulari, fino a raggiungere gli 1.2 miliardi che
verranno spesi nel 2005, e si tratta di stime molto prudenti.