Indiscutibilmente ormai parlare
di comunicazione mobile vuol dire parlare anche di Nokia. Il gigante finlandese,
infatti, è da tempo il maggiore costruttore di cellulari del mondo. Eppure anche
Nokia nel corso del 2001 ha dovuto subire gli effetti del rallentamento economico
e del calo delle vendite, inoltre proprio nei pochi mercati dove le vendite
continuano ad essere elevate, come l’area dell’Asia-Pacifico, Nokia sta perdendo
importanti quote di mercato, soprattutto a favore del suo maggiore concorrente,
l’americana Motorola, che in patria continua a dettare legge.
Hong Kong, Taiwan e Cina sono tre
paesi nei quali il settore delle comunicazioni mobili è ancora in aumento. La
domanda è in crescita e tutte le case stanno lanciando nuovi prodotti appositamente
realizzati per l’Asia. È da inquadrare in questo discorso la scelta di Nokia
di lanciare ben sei nuovi cellulari nei prossimi mesi in Asia. Tre di questi
saranno venduti anche in Europa, il 7650,
il 5210
ed il 6510,
mentre gli altri tre saranno specificamente realizzati per il mercato asiatico,
il 3350,
il 6500
e l’8855.
Si evince, quindi, la grande importanza che Nokia da a paesi come Hong Kong
e Cina.
Altra mossa importante, in questo
senso, è la prossima commercializzazione del Nokia 9210
con supporto alla lingua cinese, in modo tale da ripetere il grande successo
avuto dal Communicator nel Vecchio Continente anche in Cina, Hong Kong e Taiwan.
Nokia punta molto sul mercato asiatico, e su Hong Kong in particolare, anche
per ciò che riguarda i nuovi servizi. Potrà sembrare strano, ma solo da pochissimo
tempo i vari operatori di Hong Kong hanno finalmente firmato un accordo per
l’interconnessione delle loro piattaforme SMS, così che sarà possibile spedire
messaggi anche ad operatori diversi dal proprio. Il mercato degli SMS in Cina
ed Hong Kong è, infatti, ancora molto basso, soprattutto rispetto ad altri paesi
della zona come Singapore, Filippine e Malesia. Nokia conta di unire i propri
business, quello delle infrastrutture di rete e quello dei terminali, per imporsi
anche in Asia.
L’avvento dei nuovi terminali che
supportano il GPRS, come l’8310,
o i nuovi MMS, come il futuro 7650,
darà un ulteriore spinta proprio alle vendite di terminali multimediali e costringerà
gli operatori ad aggiornare le proprie reti con le nuove piattaforme e soluzioni
per GPRS e MMS, cosa che non può che fare piacere a Nokia, uno dei maggiori
fornitori mondiali di infrastrutture per reti mobili. Oltre la metà dei cellulari
Nokia venduti nel 2002 sarà compatibile MMS, mentre tutti i cellulari della
casa finnica venduti nel 2003 saranno compatibili MMS. Nokia ha puntato molto
sulla messaggistica già in passato e questo è risultato vincente, adesso ripeterà
la cosa con la nuova generazione dei messaggi.
Bisogna tenere conto del fatto
che le previsioni di vendite per il 2002 sono migliori di quelle del 2001, ma,
certamente, sotto i ritmi di crescita degli anni precedenti. Per questo motivo
Nokia sta approntando una strategia di marketing basata sia sulle nuove infrastrutture
di rete, che sui nuovi terminali, entrambi finalizzati al supporto dei nuovi
servizi a valore aggiunto, ormai una delle ultime frontiere rimaste agli operatori
per aumentare i propri introiti. Nokia punta molti dei suoi sforzi sulla sostituzione
dei vecchi terminali, che nei prossimi anni conteranno per il 70-80% delle vendite
di mercato.
Con l’aumento della penetrazione,
infatti, per forza di cose, il mercato dovrà fare affidamento principalmente
sui vecchi utenti. Per fare ciò si dovranno offrire terminali realmente innovativi,
che spingano gli attuali possessori di cellulari a cambiare il proprio, per
usufruire di un vero valore aggiunto, non raggiungibile con gli attuali modelli.
Questo valore dovrà essere tanto più alto quanto sarà alto il costo del nuovo
terminale.
Nokia sta approntando una politica
del genere anche e soprattutto tramite il suo Club Nokia on line, che permette
già adesso di scaricare suonerie, loghi, nuovi livelli per i giochi, etc. ma
che in futuro sarà un vero e proprio portale di servizio per tutti i possessori
di cellulari Nokia. Bisogna tener conto, inoltre, che ogni paese è diverso da
tutti gli altri, ecco perché se un servizio funziona bene, ad esempio, nel Regno
Unito, non è detto che abbia il medesimo successo in Italia.
Gli sforzi per lo sviluppo di nuovi
servizi a valore aggiunto sono collegati anche alla necessità di aumentare le
vendite delle infrastrutture di rete, che, attualmente, rappresentano il 23%
circa degli introiti totali di Nokia. La prima parte del 2002 non dovrebbe vedere
significativi aumenti nelle vendite, anzi, la casa finlandese dovrebbe pagare
ancora il ritardo accumulato nel lancio dei nuovi modelli GPRS. Le cose, però,
dovrebbero mettersi per il meglio a partire dalla seconda metà del 2002, quando
Nokia avrà lanciato sul mercato una gamma completamente rinnovata di cellulari,
pronta a mantenere la corona dei maggiori costruttori di cellulari del mondo.