Nokia ha diffuso ieri i propri dati di vendita relativi al primo trimestre di quest’anno, da cui emerge un calo delle vendite del 2 per cento, con un fatturato di 6.6 miliardi di euro. Nello stesso periodo dello scorso anno il fatturato dell’azienda finlandese era stato di 6.8 miliardi di euro.
‘L’industria della telefonia mobile ha continuato a crescere, del 29 per cento nel primo trimestre del 2004, secondo le nostre stime preliminari. Si tratta chiaramente di un mercato che si sta espandendo verso nuove aree, attraendo molti nuovi utenti ogni giorno. La nostra crescita del 19 per cento, per quanto riguarda le vendite di cellulari nel primo trimestre, significa Nokia non è stata in grado di trarre beneficio in modo completo dalla consueta ripresa stagionale del mercato a marzo, di conseguenza le vendite hanno deluso le aspettative e la nostra quota di mercato è scesa al 35 per cento, secondo le stime preliminari’, ha commentato Jorma Ollila, presidente ed amministratore delegato di Nokia.
‘Nokia è focalizzata a mantenere un’ampia offerta di cellulari, con prodotti per tutti i mercati e dotati di diverse tecnologie. I nostri cellulari riflettono la politica di offrire prodotti interessanti al mercato, in tutti i segmenti e con una gamma completa per quanto riguarda design e dotazioni. Dall’inizio dell’anno abbiamo iniziato le vendite di sei nuovi modelli, compreso il nostro primo cellulare ‘fashion’ con apertura a conchiglia, il 7200. Nel 2004 abbiamo finora presentato nove nuovi cellulari, cinque dotati di fotocamera, compreso il primo modello megapixel (il Nokia 7610 – ndr), quattro cellulari CDMA e la seconda generazione dell’N-Gage, l’N-Gage QD. Prevediamo di presentare complessivamente circa 40 nuovi cellulari nel 2004, con le consegne concentrate nella seconda metà dell’anno’, continua il numero uno di Nokia. I maggiori analisti di mercato nel frattempo ritengono che la tendenza di Nokia a perdere quote di mercato difficilmente potrà invertirsi troppo in fretta ed anche questo trimestre si concluderà con risultati al di sotto delle previsioni.