Nokia non parteciperà al Mobile World Congress 2020. E non è la sola: nelle stesse ore anche Deutsche Telekom e STMicroelectronics hanno annunciato il proprio forfait. La lista precedente è già nota, annoverando nomi del calibro di Intel, LG, Amazon ed Ericsson.
Soltanto poche ore prima la World Health Organization ha definito il Covid-19 (nome in codice dell’epidemia nota come Coronavirus) come un pericolo superiore a quello del terrorismo, raccomandando al mondo intero a tenere alto l’allarme. Parole rassicuranti da una parte, indicando come minore il rischio di una epidemia internazionale; parole preoccupanti, dall’altra, laddove si precisa che è questa la finestra migliore per riuscire a circoscrivere un rischio che va considerato estremamente alto in tutto il mondo.
Nokia ha spiegato di considerare prudente la rinuncia alla manifestazione, ritenendo doveroso un atteggiamento di questo tipo nei confronti di chi avrebbe dovuto lavorarvi e parteciparvi, al di là di tutte le conseguenze che la cosa potrà avere sui mercati. Nokia ringrazia inoltre GSMA, i governi cinese e spagnolo, nonché le autorità catalane per la collaborazione prestata in queste ore:
Riteniamo che la decisione più prudente sia quella di annullare la nostra partecipazione al Mobile World Congress e vogliamo esprimere i nostri sinceri ringraziamenti al GSMA e alle altre autorità per i loro instancabili sforzi nel far fronte alle sfide legate al Covid-19. Desideriamo sottolineare come essi abbiano il nostro pieno sostegno in tal senso.
Il MWC sta perdendo i pezzi da giorni, l’evento è ormai fortemente depotenziato e si attendono decisioni definitive nelle prossime ore. Si ipotizza per venerdì la presa di posizione decisiva da parte del GSMA, ma tutto lascia supporre che l’edizione 2020 dell’evento sia ormai destinata a saltare. Come indicato da Nokia: “per prudenza”. Una riunione sarebbe in corso in queste ore per capire se si possano anticipare i tempi (anche in collaborazione con le autorità locali) trovando la formula migliore per garantire tanto la sicurezza della salute delle persone quanto il recupero parziale dell’inevitabile danno che la cancellazione comporterà per tutti quelli chiamati in causa: in ballo vi sono centinaia di milioni di dollari, qualcosa che Barcellona, Spagna, mercato esercenti e utenti dovranno equamente accollarsi per il bene di tutti.