Nokia, la nostra piattaforma è in fiamme

In una lettera ai dipendenti, Stephen Elop, CEO di Nokia, preannuncia grandi cambiamenti per l'11 Febbraio.

Nokia è sempre più vicina ad un cambiamento epocale. Quanto ipotizzato nei giorni scorsi, ossia l’idea di utilizzare altri sistemi operativi per i suoi smartphone, è sempre più concreta. A dare un'ulteriore conferma in tal senso è il CEO di Nokia, Stephen Elop che in una lettera inviata a tutti i dipendenti, riportata dall'autorevole sito Engadget, preannuncia il grande cambiamento.
Elop utilizza la metafora di un uomo che stava lavorando su una piattaforma petrolifera nel Mare del Nord e che fu svegliato una notte da una forte esplosione. Improvvisamente l'intera piattaforma prese fuoco. In pochi istanti tutto fu circondato dalle fiamme ma riuscì a trovare una via d'uscita e raggiunto il bordo della piattaforma si trovò difronte ad una scelta ed aveva solo pochi secondi per farla. Poteva restare sulla piattaforma ed essere inevitabilmente divorato dalle fiamme oppure fare un salto di 30 metri nelle acque gelide dell'Atlantico. Decise di saltare. In circostanze normali, l'uomo non avrebbe mai immaginato di tuffarsi nelle acque gelide ma la situazione ora era diversa, la sua piattaforma era in fiamme. L'uomo tuffandosi è riuscito a sopravvivere e dopo essere stato salvato ha pensato che "la piattaforma in fiamme" ha provocato un cambiamento radicale nel suo comportamento.
Anche Nokia, scrive Elop, è in piedi su una "piattaforma in fiamme" e "dobbiamo decidere come cambiare il nostro comportamento". Ci sono più possibilità di "esplosione". Ad esempio, dice Elop, "vi è un intenso calore proveniente dai concorrenti, più veloce di quanto ci aspettavamo. Apple ha turbato il mercato, ridefinendo lo smartphone e attraendo sviluppatori ad un sistema chiuso, ma molto potente. Hanno cambiato il mercato ed oggi sono i proprietari della fascia alta di mercato. E poi, c'è Android. In circa due anni, Android ha creato una piattaforma che attira gli sviluppatori di applicazioni, i fornitori di servizi ed i produttori di hardware. Android è arrivato prima nella fascia alta, poi ha conquistato la fascia media ed ora si accinge a conquistare anche il mercato dei device al di sotto dei 100 euro. Google è diventato una forza gravitazionale.
"Non dobbiamo dimenticarci infine della fascia del mercato", prosegue Elop. "I costruttori nella regione di Shenzhen in Cina producono telefoni a un ritmo incredibile. Secondo alcuni, questo ecosistema oggi realizza oltre un terzo dei telefoni venduti nel mondo prendendoci quote nei mercati emergenti.  Ed intanto cosa accade a Nokia? Siamo rimasti indietro, abbiamo perso grandi opportunità, abbiamo perso tempo. Abbiamo pensato in passato di aver preso le decisioni giuste, ma con il senno di poi, ci ritroviamo indietro di anni. Il primo iPhone è stato realizzato nel 2007 ed ancora non c'è nessun prodotto che si avvicini. Android è arrivato sulla scena poco più di 2 anni fa, e questa settimana ci ha tolto la leadership nel mercato degli smartphone. Incredibile. Continua a pagina 2 Segue da pagina 1 Abbiamo delle ottime fonti di innovazione in Nokia, ma non le stiamo portando velocemente sul mercato. Abbiamo pensato cheMeeGo sarebbe stata la piattaforma per vincere nel segmento degli smartphone di fascia alta ma tuttavia, a questo ritmo, entro la fine del 2011, potremmo avere un solo prodotto MeeGo sul mercato. Nella fascia media abbiamo Symbian che ha dimostrato di essere non competitivo nei principali mercati come il Nord America. Inoltre, Symbian sta dimostrando di essere un ecosistema nel quale è sempre più difficile sviluppare per rispondere alle esigenze dei consumatori con una conseguente lentezza nello sviluppo del prodotto che crea uno svantaggio anche quando cerchiamo di approfittare delle nuove piattaforme hardware che realizziamo. Come risultato, se continuiamo in questo modo, ci troveremo sempre più indietro, mentre i nostri concorrenti andranno sempre più avanti.
La battaglia dei device è ora diventata una guerra di ecosistemi, in cui gli stessi ecosistemi comprendono non solo l'hardware e il software del dispositivo, ma gli sviluppatori, le applicazioni, l'e-commerce, la pubblicità, la ricerca, i social network, i servizi location-based, comunicazioni unificate e molto altro.
I nostri concorrenti non ci stanno prendendo quote di mercato con i dispositivi stessi ma lo stanno facendo con un intero ecosistema. Questo significa che dobbiamo decidere come si debba come costruire, catalizzare oppure partecipare a un ecosistema. Questa è una delle decisioni che dobbiamo prendere. Nel frattempo, abbiamo perso quote di mercato, abbiamo perso quote mentali ed abbiamo perso tempo.
Nelle prossime settimane Standard & Poor's farà un'analisi di Nokia per decidere su un possibile declassamento di rating del credito. Perché queste agenzie di credito pensano questi cambiamenti? Perché sono preoccupati per la nostra competitività. La preferenza del consumatore verso Nokia è diminuita in tutto il mondo. Nel Regno Unito, la preferenza del nostro brand è scesa al 20 per cento, l'8 per cento in meno rispetto all'anno scorso. Questo significa che solo una persona su 5 in UK preferisce Nokia ad altre marche. E questo accade anche negli altri mercati, che sono tradizionalmente i nostri capisaldi: Russia, Germania, Indonesia, Emirati Arabi Uniti, e così via. Come siamo arrivati a questo punto? Perché siamo rimasti indietro quando il mondo intorno a noi si è evoluto? Questo è quello che ho cercato di capire. Credo che almeno in parte è dovuto al nostro atteggiamento all'interno di Nokia. Abbiamo cosparso benzina sulla nostra piattaforma in fiamme. Credo che non abbiamo avuto la capacità di dirigere ed allineare la società in questi tempi particolari. Abbiamo avuto una serie di incidenti. Non siamo stati abbastanza veloci nell'innovare. Non stiamo collaborando internamente.
Stiamo lavorando guardando in avanti per ricostruire la nostra leadership di mercato. Quando annunceremo la nuova strategia il prossimo 11 Febbraio faremo un grande sforzo per trasformare la società. Ma, credo che insieme possiamo affrontare le sfide che ci attendono. Insieme, possiamo scegliere di decidere il nostro futuro. La piattaforma in fiamme su cui l'uomo si è trovato, ha portato l'uomo a cambiare il suo comportamento, e fare un passo audace e coraggioso in un futuro incerto. Ma ora è in grado di raccontare la sua storia. Ora, abbiamo una grande opportunità di fare lo stesso". Questa lettera potrebbe quindi preannunciare la decisione di Nokia di utilizzare altri sistemi operativi per i suoi smartphones. Sarà Windows Phone 7 come molti pensano? sarà Android? ci saranno decisioni anche per la fascia bassa del mercato? Non resta che attendere il prissimo 11 Febbraio per conoscere il futuro dell'ex colosso finlandese.

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