Nokia, la crisi infinita

La casa finlandese crolla nuovamente in Borsa, e torna ai livelli registrati ben 13 anni fa in termini di fatturato

Non c’è pace per Nokia, il colosso nordico della telefonia. Ieri ha registrato un tonfo alla Borsa di Helsinki del 13%, tornando ai valori del 1998. Motivo del crollo è la revisione delle previsioni relative al secondo trimestre fiscale, atteso ora “consistentemente inferiore” ai 6,1-6,6 miliardi di euro inizialmente ipotizzati. Il management finlandese ha annunciato di non essere più in grado per l’anno 2011 di fare stime sull’andamento finanziario e, perciò, di porsi obiettivi annuali, in quanto ormai non più prevedibili e lasciati in balìa delle mareggiate del mercato e della situazione interna all’azienda. Le vendite, nettamente inferiori alle stime, rischiano di portare ad un margine operativo inferiore dal 6 al 9% rispetto a quanto previsto. Mai come oggi Nokia ha bisogno del supporto di Microsoft per tornare ai vecchi splendori. Stephen Ellop e Steve Ballmer
Stephen Elop e Steve Ballmer

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