Nokia e HMD: Android puro e 5G accessibile

A tre anni dal debutto, dopo aver risollevato il brand Nokia nel territorio mobile, HMD guarda ora alle nuove opportunità offerte dal settore.
Nokia e HMD: Android puro e 5G accessibile

HMD continua ad autodefinirsi una startup, ma le proporzioni del suo business lasciano intendere qualcosa di diverso: dopo aver risollevato il brand Nokia nel territorio mobile il gruppo guarda ora al futuro forte dell’esperienza acquisita nei tre anni trascorsi dalla fondazione e consapevole dei cambiamenti che stanno per investire il mercato.

Il futuro del brand Nokia nel mobile

L’ennesima conferma del percorso intrapreso l’abbiamo avuta ieri, partecipando all’evento di Milano in cui abbiamo avuto modo di toccare con mano la resistenza di Nokia 800 Tough (di seguito un breve video utile per capire quanto il telefono possa essere maltrattato senza conseguenze) e le caratteristiche del nuovo Nokia 2.3, un battery phone economico in arrivo entro gennaio a 129 euro.

Nell’occasione l’azienda ha sottolineato quelli che possiamo definire i due pilastri della propria strategia: volontà di continuare a fornire una versione pulita e continuamente aggiornata di Android e intenzione di rendere i telefoni 5G accessibili dal punto di vista dell’esborso economico. Con il Mobile World Congress 2020 che si avvicina a grandi falcate, non è da escludere che un annuncio in tal senso possa arrivare già durante la fiera di Barcellona.

Feature phone, smartphone ed enterprise

Da un lato HMD è consapevole di quanto i feature phone continuino a essere fondamentali per il proprio business, lavorando sull’inclusione in questi dispositivi di funzionalità evolute (da WhatsApp all’Assistente Google), dall’altro punta ad ampliare il proprio raggio d’azione in un segmento smartphone in cui la concorrenza di certo non manca, ma dove l’utenza sta dimostrando di saper apprezzare le proposte con un buon rapporto qualità-prezzo e il supporto post-vendita fornito da update puntuali rilasciati anche grazie alla stretta partnership con Google.

Come scritto in apertura, HMD continua ad autodefinirsi una startup, ma per il gruppo alle porte si presentano opportunità da cogliere se vuol davvero diventare grande, anche in termini di espansione nel mercato enterprise. Dovessimo formulare una previsione, non ci sembrerebbe troppo azzardato ipotizzare per il prossimo anno l’arrivo di importanti novità in tal senso da parte del brand.

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